Da premettere… sono per la doverosa e solidale accoglienza dei bimbi e delle bimbe senza se e senza ma. I bimbi vanno salvaguardati …NON HANNO NAZIONALITA’.
Dopo il terrificante bombardamento israeliano ho constatato e visto con tanta amarezza nei vari telegiornali quei bambini della striscia di Gaza impauriti con quegli occhioni luccicanti che imploravano solidarietà e cure. Lo stesso dicasi per i bambini curdi e afgani , siriani e africani.
Da decenni stiamo assistendo a fenomeni degenerativi terrificanti .
Il buonismo ipocrita italiano ha creato una vera invasione senza controllo legittimando di fatto l’apartheid con “stupende” BIDONVILLE e degrado assoluto delle periferie meridionali ,in primis…da Rosarno al Foggiano, dalla Piana del Sele al Nostro Alto Bradano.
Da una parte questi ragazzi richiedenti asilo che “ciondolano” da secoli sulle panchine dei nostri Comuni con progetti di presunta integrazione e dall’altro prostituzione e spaccio.
L’importante è tenere alto il budget delle prestazioni e delle indennità.
Da decenni mi sono occupato di una seria politica dell’accoglienza.
Ho partecipato da funzionario regionale a Progetti seri sull’immigrazione caldeggiati a suo tempo da Nino Calice e dal suo staff.
Progetto Immigrati che ha conseguito, fra l’altro, negli anni novanta, il Premio Basilicata (ex aequo con il Prof. Antonio Lerra), per la saggistica.
Ho partecipato a tutte le Conferenze regionali sull’Immigrazione che riproponevano il tema degli stagionali, in quel di Palazzo.
Ho fatto seri reportage sul Quotidiano del Sud per la morte di un ragazzo gambiano morto nei nostri campi di Palazzo stremato dalle fatiche per la raccolta del pomodoro.
Tutto ciò, per ribadire la mia assoluta volontà finalizzata alla vera integrazione e non all’affarismo alla Maleventum o alla Capo Rizzuto.
Le vicende amare sui richiedenti asilo tra omicidi, spaccio e prostituzione, mai denunciate e tutte terribilmente ignorate dalla stampa e tv nazionali ci devono far riflettere e stridono con i bambini di Gaza.
E’ arrivato il momento di creare un vero percorso formativo serio che abbia a cuore la rivitalizzazione dei nostri piccoli Comuni non con provvedimenti singolari e illegali ,ma, con progetti finalizzati e finanziati dal Fondo Sociale Europeo.
Il Progetto finalizzato e finanziato dal Fondo Sociale Europeo può creare il vero approccio sistemico di vera integrazione.
Se i Comuni seri avessero creato le basi per un vero progetto pilota a copertura europea coinvolgendo i veri attori protagonisti del terzo settore(quelli seri, non gli improvvisati mafiosi dediti alle “porcherie”, per dirla alla Prefetto di Padova) sicuramente uscivamo dall’improvvisazione, dal velleitarismo e dall’illegalità e ci sarebbe stato meno protagonismo mediatico, ma, vera e concreta integrazione.
Progetti europei che possono creare la vera rivitalizzazione dei nostri Centri Storici con lo strumento del Bilancio Sociale di Area, caduto in disuso da tempo immemore e propedeutico per serie aperture “mediterranee”.
Solo così , con un processo lungo di progettazione calibrata si esce dall’approssimazione e dall’assistenzialismo che sfocia il più delle volte in illegalità e abusi.
Solo, in questo modo, cari amici buonisti, tout court, si potranno garantire aggregazioni ed unitarietà, nemiche assolute dei pregiudizi e delle esclusioni sociali.
Armando TITA
Sociologo