Tra l’indolenza dei giovani spunta di nuovo la Balena Bianca

Pubblicato su Primo Piano del Quotidiano del 21 giugno c.a.

In vista delle prossime elezioni regionali tutti si stanno riorganizzando riproponendo con  uomini e partiti, riciclati e surrogati, sia dal Centro destra che dalle polverizzate organizzazioni di sinistra, lievemente alternative, le stesse FACCE di bronzo di sempre.

Il Quotidiano ha rispolverato con l’informatissimo Santoro gli uomini forti della DC lucana, da Pasquale Lamorte ad Antonio Boccia.

Forse la Balena Bianca si sta riorganizzando con orgoglio in scienza e coscienza.

Forse il vecchio popolo democristiano  lucano  vuole ritrovare la  dignità e la passione perdute da decenni con la presenza di questi due pezzi da novanta, due pezzi grossi, due politici vincenti.

Pur solidarizzando con Giorgio Santoriello e le sue metafore ugoline dobbiamo ammettere che stona tanto la presenza di questi vecchi  camaleonti della politica nostrana con  lo scarso protagonismo giovanile.

Succede qualcosa di irreale, più cresce il disagio dei lucani dopo rimborsopoli  più cresce la generazione Q quella dei silenziosi.

Per dirla alla Galimberti cresce la generazione degli indifferenti.

Una intera generazione giovanile lucana, che, pur in presenza di una esigua minoranza reattiva, ha un basso livello di autoconsiderazione, una sensibilità fragile,introversa,indolente con un’ unica preoccupazione: procurarsi un ‘incredibile qualtità di tempo libero per assaporare fino in fondo l’assoluta insignificanza del proprio peso epocale.

Con questa indifferenza e questa indolenza abbiamo lasciato “esodare”  migliaia di giovani talenti.

I Santoriello e i pochi  giovani orgogliosi  lucani saranno sempre più emarginati e  saranno sempre più sconfitti  perchè il pensiero unico  della Basilicata continuerà a cibarsi di oligarchie chiuse che non demorderanno di un millimetro.

Ai giovani sarà riproposta come lo fece Franceschini in uno dei suoi tour in Basilicata la misura demagogica di un “assegno” per tutti i disoccupati.

A tale scelta Antonio Albanese avrebbe contrapposto: più PIL per tutti.

Il vignettista  Giulio Laurenzi cogliendo  l’humor del momento forse rimetterà i vecchi ” reperti archeologici ” nel nuovo  museo  regionale.

A tal proposito mi piacerebbe che il governo delle larghe intese aggiunga al decreto del FARE una legge all’OBAMA con la  fine di tutte le franchigie e  i privilegi dei parlamentari e degli ex.

Tale scelta sarà immediatamente definita demagogica.

Oggi va di moda rispondere con un lapalissiano e generalizzato commento: “La decurtazione dei privilegi dei  boiardi, dell’alta dirigenza (dopo la iniqua sentenza della Corte Costituzionale) dei parlamentari non è che una goccia nel mare…”.

Ogni giorno scopriamo dei privilegi disgustosi che farebbero invidia a Bokassa e Amin Dada …i  due grandi dittatori africani accusati perfino di cannibalismo.

Non è mia intenzione alimentare tormentoni sulla indisponibilità dei nostri poltici ad autodecurtarsi le pensioni d’oro e le  indennità.

Un piccolo  buon esempio non farebbe male alla normalità del momento critico che viviamo.

Aspiriamo tutti  a vivere in una regione “normale”.

Credo che tante migliaia di giovani silenti  lucani aspirino alla normalità.

Le nostre denunce il più delle volte ottengono il risultato opposto.

Imperterriti i politici di turno “infilano” i loro congiunti nel sottogoverno lucano.

Abbiamo assistito a un  clientelismo raffinato e scientifico tanto  familistico a monte, quanto legalizzato a valle,  di rara natura, bellezza  e specialità.

La città di Potenza nella nuova toponomastica  non rinnovererà la fiducia nè a politici di destra  nè a quelli di sinistra.

Saremo costretti a morire  tutti democristiani e a rinviare i  tanti nuovi accordi istituzionali, il  nuovo Statuto e  la nuova legge elettorale a un prossimo e ipotetico  futuro.

Forse,  il presenzialista presidente Santochirico  riuscirà pur con tanto disagio   a riequilibrare le tante disgustose sperequazioni tra il personale del Consiglio e quello della Giunta, riuscirà  a riequilibrare perfino  le tante anime presenti in Consiglio.

Forse, Rimborsopoli, “fermerà”, per sempre, l’antipolitica con un taglio selvaggio agli  emolumenti  dei consiglieri (il nostro amico Antonio Albanese, spinto dagli stesssi consiglieri regionali avrebbe immediatamente “proferito”:  ‘ndo culo alle decurtazioni).

In questi giorni al Senato si discute delle Società partecipate del Ministero dell’Economia.

Migliaia sono i boiardi inseriti nei vari CdA (con macchina blu e autista), l’aggiornamento è fermo al 2009.

Chissà quante nuove poltrone sono state aggiunte in questi quattro anni.

Il pachiderma politico è inguaribile.

Rita Bernardini nella scorsa legislatura  con un emendamento aveva  chiesto ,timidamente, la fine dei privilegi per gli  ex parlamentari (come Boccia, Lamorte, Molinari, Blasi e altri) ancora bonificati con trasporti gratis ed altre prebende.

Nonostante i grillini e la Boldrini  la riduzione  delle singole sedi di ogni parlamentare che costa alla comunità oltre novemila euro al mese non è stata posta in essere, se, non parzialmente.

L’emendamento  della Bernardini era  stato  immediatamente respinto e la parlamentare tacciata di demagogia.

Oggi i cittadini deputati di Grillo restituiscono  45 milioni di rimborsi elettorali nell’ignavia di sempre.

E’ una notizia che non si commenta, che non si deve commentare…perchè i grillini sono ragazzotti senza progetto politico.

Da cittadino lucano normale rivedere sulla “scena” regionale   tanti buorosauri politici fa male alla nostra  igiene mentale.

Ai tanti ex Parlamentari che impazzano anche  sul Quotidiano vorrei chiedere  come la pensano su questi loro spudorati privilegi in piena crisi economica?

O tutto ciò è demagogia?

A tal fine mi viene in mente una nuova e originale legge.

Costringiamo  i nostri parlamentari ad aggiungere obbligatoriamente alla loro”tessera passpartout”  una bella foto di AMIN DADA o di Bokassa.

Qualcuno chiederà il perchè e comincerà a riflettere su questi disgustosi privilegi tribali garantiti dalla più bella Costituzione del Mondo.

Riflettere sui diritti acquisiti, riflettere sulle disgustose sperequazioni, riflettere su questo enorme debito pubblico che deve essere pagato dalle nuove generazioni silenziose, indolenti e indifferenti significherà riproporre qualche dose di giustizia sociale e un po’ di democrazia (quella europea e non il surrogato africano dei tanti dittatori alla DADA).

mauro.armando.tita@alice.it

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