Tolstoj e le gravi contraddizioni lucane

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La Banca d’Italia con il suo ultimo Report ha segnalato (era ora!) la sofferenza dell’economia lucana alle prese con incertezze e inflazione sottolineando marginalmente il dato terrificante della perdita di ottantamila lucani negli ultimi anni ,in prevalenza giovani ,che riduce la povera Basilicata a soli 540mila abitanti. Lasciamo ai demografi le amare previsioni per i prossimi anni.

L’indifferenza sui Giovani e sulle future generazioni regna sovrana da un decennio in Basilicata.

Il Pacchetto Treu e il Jobs act hanno alimentato il precariato giovanile pure in Basilicata creando una sorta di Generazione “Q”, (non alla Friedmann…quello che invitava i giovani ad uscire dal silenzio e ad associare indignazione e impegno) una vera Generazione di giovani cheta e dimessa che ha ulteriormente appiattito la società e le istituzioni lucane sprofondandole nell’anonimato e svuotandole di democrazia e di partecipazione.

Il senso di Comunità “imposto” da Carlo Levi, Adriano Olivetti , Rocco Scotellaro, Rocco Mazzarone e Manlio Rossi Doria (tutte prestigiose personalità laiche)si è sfaldato in Basilicata definitivamente.

Le polemiche di questi giorni tra “Levismo e Antilevismo” con tanti intellettuali lucani di spessore protagonisti , lo testimonia concretamente.

La parola “Comunità” che esala una sensazione piacevole si è infranta con l’odierna società “liquida” lucana aggravata da una totale assenza della “ Cultura del Buon Esempio” punto di riferimento solido per le nuove generazioni.

Al contrario, ci vengono trasmessi quotidianamente messaggi “sibillini” con tante metafore (vedi intercettazioni).

Metafore che nella nostra società lucana si individuano con le varietà e le tipologie di uccelli: “Falchi, colombe, piccioni viaggiatori e uccelli paduli”.

-Il Falco c’è sempre stato . E’ intransigente e massimalista . Molte volte il suo fanatismo ideologico lo fa delirare, farneticare e vaneggiare; ( Ve ne sono tanti, isterici e irrazionali)

-La Colomba è il più delle volte una persona mite , dialogica e amante della mediazione; (Peccato che in questi ultimi decenni sia stata del tutto accantonata ed emarginata)

-Il Piccione Viaggiatore è quel volatile dedito alla migrazione stagionale;(Tanti sono i “viaggiatori” e “transumanti” di convenienza )

-L’Uccello Padulo oltre all’ambiguità del nome porta sfiga.( Si consiglia di non dargli mai le spalle per evitare eventuali “sgradite” sorprese).

La metafora degli uccelli ci riporta al bieco comportamento politico vigorosamente condannato dalla maggioranza dei lucani di dignità. Un comportamento che ha premiato senza pudore i tanti “luigini” di “leviana” memoria a tutto discapito del merito, dell’ingegno e del talento, tanto sbandierati.

Spero dal profondo del cuore che ci sia nei prossimi mesi un nuovo “Patto” per e con i Giovani della Basilicata, stanchi come siamo di fughe di cervelli e di capitale umano che se ne va…per sempre.

Auspico un ritorno alla ragione dopo tante indecorose e indecifrabili performances “politiche”.

Vivere in contraddizione con la propria ragione come sostiene Tolstoj è la morale più intollerabile e più insopportabile. L’uomo politico ragionevole lucano si adatta all’etica e all’equità, l’irragionevole insiste nel cercare di adattare il mondo e le situazioni a sé.

Armando TITA

Sociologo

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