Scongiurata (per ora) la chiusura della S.P. 219

S.P. 219Questi ultimi trascorsi sono stati giorni di grande apprensione per le Comunità di Rapone, Ruvo del Monte e San Fele, che hanno rischiato in concreto che la S.P. 219, l’unica arteria viaria che le collega con il “resto del mondo”, venisse chiusa al traffico per chissà quanto tempo.

La S.P. 219 è stata costruita dopo il terremoto del 23 novembre 1980 con i fondi della legge 219/81; una strada moderna ed a scorrimento veloce che ha tolto dall’isolamento queste tre Comunità, avvicinandole ai centri importanti di riferimento e favorendo, così, con la facilità e rapidità di collegamento, nuove possibilità di sviluppo economico e turistico per l’area, e permettendo ai residenti di raggiungere celermente destinazioni di studio, lavoro e strutture sanitarie di riferimento.

Dalla sua costruzione, però, poco è stato investito, in termini economici, per la sua manutenzione e sicurezza.

Dapprima una lunga diatriba tra Enti per la responsabilità della sua gestione (non a caso veniva definita “la strada di nessuno”), che ne ha ritardato l’apertura, avvenuta soltanto nel 1992, dopo atti “di imperio” da parte dei Sindaci; poi finalmente l’acquisizione da parte della Provincia di Potenza e negli ultimi tempi, grazie ai tagli lineari ed indiscriminati dei vari Governi, la totale mancanza di fondi se non per fronteggiare le emergenze invernali.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti i fruitori abituali dell’importante arteria viaria: asfalto “saponetta”, giunti instabili, barriere inadeguate, piante ed alberi che ne invadono la carreggiata, avallamenti, qualche fosso qua e là, accessi secondari non proprio legali, soprattutto da parte di qualche mezzo pesante responsabile negli ultimi anni dell’ulteriore deterioramento della strada.

S.P. 219

LO SVINCOLO DI RUVO DEL MONTE DELLA S.P. 219 PROVENENDO DALLA VALLE DI VITALBA

Ma fin qui le Comunità hanno sopportato questi disagi, pur di utilizzare questa fondamentale arteria viaria.

Purtroppo, però, pochi giorni fa è accaduto un grave episodio che ha fatto da spartiacque: il 17 settembre un mezzo pesante pieno di inerti, di quelli che ormai è frequente incontrare sulla S.P. 219, transitando su un giunto di un viadotto, ne ha provocato il distacco, proiettandolo a grande velocità, tipo proiettile, verso un’auto che seguiva.

Il giunto ha infranto il parabrezza ed ha colpito il conducente, un uomo di San Fele, provocandogli gravissime ferite al volto.

Le Autorità di Pubblica Sicurezza si sono subito messe in moto per accertare le responsabilità, richiedendo all’Ente proprietario della strada, la Provincia di Potenza, un’attestazione di conformità ed idoneità al transito veicolare dell’arteria viaria, che, per ovvi motivi, non è stato possibile rilasciare in quanto la S.P. 219 non rispetta le norme fondamentali di sicurezza.

La Provincia ha così emesso un’Ordinanza di immediata chiusura della S.P. 219, al fine di valutare successivamente il da farsi: ciò avrebbe significato tempi biblici per una eventuale riapertura, isolamento completo di tre Comunità, che certo non avrebbero potuto utilizzare in alternativa le vecchie provinciali ormai ridotte a mulattiere, disagi enormi per chi lavora, studia, ha bisogno di cure mediche ed ospedaliere.

S.P. 219

LO SVINCOLO DI RUVO DEL MONTE DELLA S.P. 219 PROVENENDO DALL’OFANTINA

Immediatamente vi è stato un gran fermento nella popolazione locale che ha costituito un comitato, con rappresentanti delle tre Comunità, che si è riunito a San Fele la sera del 24 settembre per studiare le iniziative più efficaci per scongiurare la chiusura della S.P. 219, alla presenza di rappresentanti del mondo politico provinciale e regionale, invitati a mettere in atto ogni iniziativa utile alla causa.

E’ stato interessato il Prefetto della Provincia di Potenza, che subito si è detto disponibile ad intervenire, ed il giorno 25 settembre è stata convocata una riunione presso l’Ufficio dell’Assessore Provinciale alla Viabilità, Nicola Valluzzi, alla presenza dei Sindaci dell’Area, dei tecnici della Provincia, di alcuni Consiglieri Provinciali e di quattro rappresentanti del comitato spontaneo di cittadini.

E’stata proposta ed accettata una soluzione tampone per evitare la chiusura della strada, che consiste nell’apposizione di semafori e restringimenti di carreggiata (circolazione a senso unico alternato con limitazione drastica della velocità) lungo i viadotti in cui sono presenti i giunti danneggiati, per favorire, nel termine di circa tre mesi, la progressiva sostituzione dei pezzi ormai obsoleti e pericolosi con altri nuovi.

A questi lavori di emergenza la Provincia di Potenza farà fronte con i fondi residui prelevati dall’attivo di bilancio, mentre, nel contempo, la Regione Basilicata è intervenuta con ulteriori fondi previsti nell’ambito della Protezione Civile per adeguare le barriere entro il 31 dicembre prossimo.

Ad una futura ripartizione dei Fondi CIPE è rimandato un adeguamento ed ammodernamento completo dell’arteria viaria.

Il comitato di cittadini vigilerà affinché l’ordinanza di chiusura della Provincia di Potenza venga revocata, le promesse vengano mantenute ed i tempi previsti rispettati, accontentandosi per il momento che sia stato scongiurato il pericolo di chiusura della strada.

Al senso di responsabilità e civiltà dei cittadini e degli utenti della S.P. 219 è affidato il rispetto delle limitazioni imposte a tutela della sicurezza di tutti e la salvaguardia delle attrezzature utilizzate.

Ruvo del Monte, 26 settembre 2013

Roberto Di Napoli

 

tg3 basilicata 25-09-2013

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