“Onestà e trasparenza”

Si pubblica la nota del membro del consiglio direttivo della Pro Loco, Giuseppe Ricci (rapporti con le Associaizione e Comitati), con preghiera di pubblicare in risposta ad articoli apparsi sul notiziario ruvese.

Cari concittadini, a pochi mesi dalle elezioni amministrative ed in concomitanza della pubblicazione di alcuni articoli  sul Notiziario Ruvese a firma dell’ Avv. Romano e del Sig. Santomenna, sento il dovere morale di rispondere alle tante menzogne, insulti ed ipocrisie dette e scritte.

Il movimento cittadino che ha contribuito alla composizione della lista civica “Rinascita Ruvese” è nato solo due mesi prima  delle elezioni amministrative.

Di fronte alla delusione e allo scoramento di tante persone che continuavano a ripetere che ormai tutto era inutile, che niente sarebbe cambiato, che a nulla sarebbe servito creare una seria, onesta, trasparente opposizione vicina agli interessi e al bene comune dei Ruvesi, noi promotori del suddetto movimento, fermamente e coraggiosamente, continuavamo a perseguire il nostro obiettivo.

Molti, sommessamente, avevano deciso di rinunciare a qualsiasi iniziativa  che si trasformasse in un’azione di “controllo” sull’operato di coloro che da anni governano indebitamente il nostro Paese con la compiacenza degli amministratori di turno.

Il movimento ha voluto,con alcune riunioni pubbliche, cercare di suscitare quanto meno curiosità  su proposte e idee innovative che garantissero il buon governo e la trasparenza amministrativa.

Il rischio reale sarebbe stato quello di permettere al partito Democratico di presentare due proprie liste, al fine di rendere le elezioni valide, ed ottenere, così, maggioranza ed opposizione.

Di fronte all’ipotesi di un simile scenario politico, alcune persone presenti a dette riunioni hanno deciso di dare la propria disponibilità alla composizione di una lista civica, dimostrando orgoglio, determinazione e dignità, senza scopi e obiettivi personali.

Avere un’amministrazione composta da persone che, dopo un passato recentissimo di catastrofica gestione della cosa pubblica, si ripresentavano uniti per riprendere incontrastati il potere della casa Comunale e prospettare, addirittura, l’assenza totale di una vera opposizione vigile sull’operato della maggioranza era, è e sarà sempre la negazione più aberrante di uno stato libero, civile e democratico.

La lista civica, nata con lo scopo di organo di controllo e conscia del divario di consensi che la separava  dal PD, con le sue formichine, nel giro di qualche settimana, riceveva consensi inaspettati e graditissimi.

Badate bene, la compagine elettorale di cui mi sono onorato di far parte  ha perso le elezioni per la differenza di voti espressi da sole nove persone; ma, lo ha fatto con dignità, senza mercificazione alcuna.

La lista civica è stata accusata, dalle pagine del notiziario Ruvese, di aver utilizzato toni accesi, polemici, calunniosi e provocatori durante la campagna elettorale; di aver incentrato la campagna elettorale sul sig. Peppino Santomenna, il quale, ormai senza più nessun contegno morale, in ogni suo intervento sia sul notiziario Ruvese (più che mai giornale personale e di partito, pagato con i soldi dei cittadini di Ruvo del Monte) che, nel passato recente, sui manifesti, s’impegna nell’auto magnificarsi quasi fino alla beatificazione.

Come può un dipendente comunale, pagato con i soldi dei cittadini, schierarsi da una parte o dall’altra a seconda della convenienza? Domanda più volte gridata ma ancora in cerca di risposta.

Lei, sig. Santomenna non è chiamato in causa  per  le scelte altrui, ma per  le sue. Lasci, una volta tanto rispondere chi dovrebbe. Metta da parte il suo protagonismo esasperato.

Lei, sig. Santomenna ha accusato i candidati della lista civica di essersi nascosti pavidamente dietro pseudonimi per scrivere sul sito della Proloco di Ruvo del Monte commenti ed insulti nei suoi confronti e delle persone vicino alla sua compagine politica.

Lei, sig. Santomenna non si deve permettere in alcun modo di addossare ai candidati della lista civica tali commenti, perché coloro che hanno avuto il coraggio, la determinazione e la trasparenza di contrapporsi a Lei e ai suoi amici, ciò che avevano da dire lo hanno espresso in modo chiaro e pubblicamente in campagna elettorale, senza nascondersi.

Ha accusato la Proloco di permettere l’utilizzo del sito in modo scorretto, di essersi schierata senza mantenere quella tanto decantata  neutralità che un’associazione dovrebbe tenere. Ma da che pulpito arriva tale predica!

Proprio da voi che avete utilizzato mezzi e persone di un’associazione che dovrebbe avere ruoli molto diversi dall’adoperarsi a fare campagna elettorale.

Premesso che alcuni di quei commenti andavano censurati e condannati, soprattutto perché non firmati, è stato altrettanto giusto dare e continuare a dare voce a chi non ha la possibilità di poterlo fare in altro modo, non avendo a disposizione altri organi per esprimere i propri pensieri.

Le vorrei ricordare, inoltre, che i responsabili del sito della Proloco avevano coscienziosamente già deciso di bloccare il sito in caso di altri commenti contenenti insulti.

La Proloco,  associazione culturale che tanto ha fatto e che  tanto continua a fare per Ruvo, sostituendosi sempre più spesso alle amministrazioni inette susseguitesi in questo Paese, in virtù della propria idea di trasparenza e di libertà di confronto, ospita sul proprio sito anche altre associazioni, dando inoltre la possibilità a chiunque voglia l’utilizzo di tale portale, organo di comunicazione oggi così diffuso.

Il comportamento dei candidati della lista civica “Rinascita Ruvese” è stato improntato sulla trasparenza e sull’onestà; non abbiamo avuto né protettori, né allenatori  né tantomeno siamo stati succubi di nessuno.

Forse qualcuno avrebbe voluto dirigerci, ma non gli è stato permesso e forse abbiamo perso anche per questo.

Ma resta un fatto inconfutabile: abbiamo risvegliato le coscienze di un paese ormai alla deriva sociale, abbiamo riacceso per alcuni giorni la speranza di un cambiamento. E questa per noi è stata una grande vittoria.

Un ringraziamento sentito e sincero da parte di tutti i candidati della lista civica “Rinascita Ruvese” va a coloro che hanno creduto in noi e che ci hanno sostenuto senza chiedere niente in cambio.

Non avevamo all’interno della nostra lista persone che hanno fatto pesare la propria posizione sociale e lavorativa, ma solo persone umili senza scopi personali da perseguire.

Lei, sig. Santomenna ed i suoi amici non potete rappresentare il cambiamento, perché avete rappresentato e rappresentate ancora oggi, in modo così evidente, la continuità con un passato recente che ha avuto il”pregio” di  produrre il nulla. Inoltre, dove è stato possibile, siete stati altrettanto bravi a distruggere quel  poco di buono che c’era: la coesione sociale.

Lei, sempre Lei sig. Santomenna riporta dal libro di Carlo Levi ,“Cristo si è Fermato ad Eboli”, il seguente passaggio:

“In paese ci restano invece gli scarti, coloro che non sanno far nulla, i difettosi nel corpo, gli inetti, gli oziosi: la noia e l’avidità li rendono malvagi”.

Riporto fedelmente un altro passaggio del “Cristo si è Fermato ad Eboli” che Lei non ha citato:

“Questa classe degenerata deve, per vivere (i piccoli poderi non rendono quasi nulla), poter dominare i contadini ed assicurarsi, in paese, i posti remunerati di maestro, di farmacista, di prete, di maresciallo dei carabinieri e così via.

E’ dunque questione di vita o di morte avere personalmente in mano il potere; essere ai posti di comando.”

Chi si è proposto come candidato nella lista civica non rappresenta ciò che Levi descrive, ma è evidente da parte sua la necessità di attribuire ad altri ciò che Lei sente tanto affine.

Dare dei nullafacenti, dare dei difettosi, dare degli oziosi, dare degli annoiati, definire malvagi i componenti della lista civica è il suo modo civile di calunniare e insultare l’avversario di turno.

Si vuole a tutti i costi cercare di trovare la pagliuzza negli occhi degli altri e non voler vedere le travi nei propri.

A tal proposito, alla domanda che è stata posta in campagna elettorale  “che cosa ha accomunato e accomuna  Lei ed alcuni esponenti della lista PD, dopo gli insulti e le calunnie che in modo “civile e rispettoso” vi siete scambiati nella campagna elettorale per le elezioni amministrative del 2009?” ancora non è stata data risposta, per quanto mi è dato di sapere.

Forse poter continuare indisturbati a perseguire interessi personali?

I suoi quaranta anni di esperienza, il fair play, la saggezza dei suoi sessanta anni di vita, la sua cultura, il suo predicare bene,  dovrebbero rappresentare una ricchezza per il popolo Ruvese, ma restano solo parole auto celebrative che ormai non incantano più.

Attendiamo fiduciosi  un futuro migliore per questo Paese con la realizzazione dello straordinario programma elettorale propinatoci in campagna elettorale e derivante dalla sua sapiente ed illuminata regia.

AUGURI.

Concludo, ripetendo un passaggio del mio discorso nella serata conclusiva della campagna elettorale, parafrasando, molto sinteticamente, una frase di Martin Luther King, uno dei più grandi uomini del novecento:

Sogno, insieme agli amici di questa lista civica, di vivere in un paese dove tutti possano esprimere liberamente sempre ciò che sta loro a cuore senza dover pensare che le proprie idee irritino qualcuno; sogno di vivere in un paese dove chi decide per la cosa pubblica pensi solo a quanto di buono possa ricavarne la comunità nel  suo insieme senza doversi preoccupare di intaccare i privilegi di qualcuno.

Sogno, infine, di vivere in un paese da dove nessuno debba andare più via perché costretto dal bisogno.

Ancora oggi, come sempre e per sempre : VIVA LA LIBERTA’, VIVA RUVO.

Giuseppe Ricci

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