In questi giorni si continua a parlare di PNRR e di occupazione giovanile, di rigenerazione urbana e di ridisegno della identità artigianale presente sul territorio. Nei nostri Piccoli Borghi lucani prima dello spopolamento e della chiusura selvaggia di tanti Laboratori vi era una ricca presenza di laboratori artigianali. Questo Focus vuole mirare a creare nei nostri centri Storici deserti la funzione sociale dell’artigianato e dell’artigiano come promoter di sviluppo del tessuto urbano. D’altronde l’artigianato a Ruvo del Monte si è posto, dal punto di vista storico, come uno degli attori che maggiormente hanno influenzato lo sviluppo socio-economico del paese. Richard Sennet con il suo volume “L’uomo Artigiano” ritrova l’homo artifex, che persegue per sé e per la propria soddisfazione la ricerca dell’opera quasi perfetta, del buon lavoro fatto con arte, intelligenza, sapienza manuale e conoscenza. Questa visione contrasta con l’approccio strategico urbano odierno, troppo legato ad un concetto errato di globalizzazione e pone la creatività artigianale come motore principale della futura crescita dei territori e dei nostri deserti Centri Storici. In “Futuro e Artigianato” (rivista della CGIA di Mestre) il prof. Massimo Costa, docente della Formazione dell’Università Cà Foscari di Venezia, coglie in pieno le ragioni per le quali la figura dell’artigiano rappresenta oggi quella più adatta a generare INNOVAZIONE. Con il Patrocinio del Presidente della Provincia di Potenza nei mesi scorsi è stata pubblicata la seconda edizione del lavoro del sociologo Mauro Armando Tita dedicato al Progetto di rilancio dell’artigianato in Basilicata. La seconda edizione, dedicata al blogger Antonio Nicastro e al padre Alfonso rinomato artigiano del ferro, protagonista di numerose Mostre Regionali e Nazionali di successo, ripercorre le tappe del “Progetto Artigianato della Basilicata 1989 – 1991”. Artigiano e Artista hanno la stessa radice ed oggi ancora di più, in un sistema produttivo dominato dalla standardizzazione. Per porre un freno all’emigrazione vennero messi in campo una serie di interventi tra i quali rientra il “Progetto Artigianato della Regione Basilicata 1989/91”. “Il Progetto Artigianato della Regione Basilicata 1989/91” è lo strumento che la classe politica degli anni 80, rappresentata dall’allora Assessore alla Formazione prof. Nicola Savino promotore della L.R. n.32/85 e dal suo successore On. Gianni Pittella attuatore della Prima e Seconda Fase del progetto, utilizzò per rilanciare il settore. L’idea di affidare alla formazione il rilancio dell’artigianato è il vero valore aggiunto di tutto il progetto (oltre duemila assunti). Infatti attraverso essa venne recuperato e rivalorizzato lo status sociale del “maestro artigiano” che irrompe direttamente dal passato in un contesto post moderno che vuole il lavoratore in perenne formazione. Come evidenzia il prof. Linzalone , che ha curato la Presentazione dal Volume “La capillarità e ampiezza dell’analisi fanno del libro di Armando Tita un libro di interesse per chi si occupa di amministrazione, di formazione e politiche attive del lavoro, per chi opera nelle Associazioni e nelle imprese, in particolare artigiane, e per chi studia la pianificazione e gestione di progetti formativi.” I positivi risultati del “Progetto” sono ampiamente testimoniati dai dati statistici riportati nel libro e dal riconoscimento postumo (2016) come Patrimonio Librario dalla Biblioteca di Montecitorio e dal sistema STAIRS “Banca Dati della Camera dei Deputati” (codice identificativo 7462) che raccoglie i dati relativi delle “Buone pratiche” della Pubblica Amministrazione. Il “Progetto” rappresenta un passaggio fondamentale per lo sviluppo dell’artigianato in Basilicata. Oggi l’artigianato in Basilicata, grazie ai giovani imprenditori che hanno visto nell’artigianato un modo per valorizzare le proprie capacità, è un settore che alle attività tradizionali come la lavorazione del legno,
delle ceramiche, degli strumenti musicali, dei tappeti, dei tessuti, della cartapesta e del tufo ne ha aggiunte altre come la produzione della birra e del digitale. Il volume curato da Mauro Armando Tita racconta l’esperienza del “Progetto Artigianato della Regione Basilicata 1989/91” che ha vissuto direttamente da protagonista come funzionario regionale alle Attività Formative. Il libro merita di essere letto e può essere richiesto gratuitamente a “Il Segno” la casa editrice che ne ha curato la pubblicazione.