La fulgida carriera di Speranza e il nostro mai dimenticato Progetto Federale della “Grande Lucania”

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La notizia riportata dal Quotidiano sui “rumors” che preparano il lancio per la leadership del giovane Roberto Speranza alla guida del PD non può che inorgorglirci.

Sono lontani i tempi (oltre dieci anni fa)quando ho conosciuto il bravo e “serioso” e giovanissimo Roberto.

Tempi tumultuosi e di fuoco ( Forum regionale dei Giovani  e Terzo Cavone).

Da uomo “maturo” notavo con mia grande sorpresa  la ribellione dei tanti giovani del “Movimento” e il self control di Roberto.

Sembrava, un piccolo berlinguer, vocato alla lucida analisi, al  ragionamento e alla mediazione.

Godevo della sua stima grazie all’amicizia del padre Michele conosciuto nelle sedi del  Partito Socialista, (io Vicesindaco di Ruvo del Monte, lui dirigente regionale di Federazione).

L’ho ritrovato timido e impacciato qualche anno dopo in una cena dell’AIRC  al Giubileo.

Forse la presenza di tanti medici e di tante signore -snob lo avevano  spaventavato e impaurito.

Da quel momento credo che la paura e i fantasmi che c’erano in lui si sono sciolti come per incanto …di fronte ai tanti  successi politici di indubbio rilievo conseguiti sia nelle “Primarie”  dei settantamila, sia  nella nomina alla Presidenza Nazionale della Sinistra giovanile.

Un percorso politico “pulito” senza  ambiguità di sorta, senza scheletri nell’armadio e senza fantasmi.

Forse ha ragione Eduardo DeFilippo (e non Vito) “Tutto a posto, i fantasmi non esistono. Li creiamo noi. Siamo noi i fantasmi.

Siamo noi che non respiriamo un clima favorevole soprattutto nella nostra amata Basilicata.

Non siamo certo fedeli servitori all’Achillle Starace.

Non abbiamo la pretesa di far funzionare  adeguatamente tutti gli organi regionali e non ,in specila modo ,dopo le ultime uscite di “rimborsopoli” e ARPAB.

Con tanta dose di ironia ci limitiamo  al solo rispetto della seconda direttiva “staraciana”.

Direttiva che vedeva contemporaneamente  il funzionamento perfetto  degli organi di partito e degli organi genitali.

Molte volte siamo presuntuosi e irrispettosi verso la “politica”.

Ci lasciamo condizionare da pregiudizi  e da luoghi comuni.

Qualche volta dobbiamo dare atto che la nostra “penna salace” è ingiusta.

Forse l’ascesa di Roberto Speranza ridimensionerà il pensiero lettiano e “agnelliano”sulla  Macro Regione del SUD.

Forse la  Grande Lucania, grazie a Roberto Speranza ,comincerà  a muovere i primi passi.

Una “Grande Lucania”  che farà pagare le giuste royalties (Petrolio, Acqua e Acque minerali) ai vari colossi industriali come ENI, Total, Coca Cola e ILVA di Taranto.

Il tutto condito in un grande Laboratorio di idee,di  progetti condivisi e  di dignità riconosciute dallo “Stato Padrone”.

Sarà un grande progetto FEDERALE, alla Tanino Fierro, aperto anche alle aree contermini campane, (quelle incontaminate del Cilento) con  una fucina di idee e di complicità culturali.

Complicità culturali di chi vive da secoli  la stessa origine, le stesse tradizioni, gli stessi usi e gli stessi costumi.

Non  sarà un disegno campanilistico o secessivo.

Sarà  un vero riconoscimento a popolazioni che hanno vissuto l’ingiustizia di smembramenti territoriali non giuistificati, se non da un brutale e iniquo peso politico.

La presenza di città come Atena Lucana e Vallo della Lucania la dicono lunga sulla identità di quelle popolazioni.

Se il Prof Fierro si ostina a rivisitare i confini, anche , alla luce del disegno di legge sul federalismo vorrà dire che le sue proposte non sono peregrine.

Se la maggioranza della popolazione del Cilento è favorevole all’annessione lucana una riflessione seria ci deve pur essere.

Il minimalismo  posto in essere sulla questione dalla maggior parte della classe politica lucana e campana ci turba.

Non è stata ancora recepita la portata  e la modernità del Progetto federale alla Fierro.

La vocazione territoriale e soprattutto le ricadute economiche in termini di turismo ambientale che tale iniziativa produrrà compenserà gli “stupri territoriali” subìti dal VULTURE e dalla VAL D’AGRI.

Sono state spese fiumi di parole, relazioni e studi che in questi ultimi tempi hanno segnato il passo.

Forse, oggi, più di prima, dopo le minacce lettiane, si deve abbozzare un nuovo progetto federale teso alla vera integrazione territoriale e storica.

Le popolazioni interessate devono scegliere il proprio futuro.

Il federalismo non deve riguardare solo la scarsa popolazione, gli aspetti fiscali e/o le “sporgenze inguinali”.

Deve essere in grado, soprattutto, di sorreggere iniziative federali tese a comunioni di obiettivi.

Le comunioni e le condivisioni possono essere bagaglio culturale di popolazioni che hanno vissuto per secoli le stesse rinunce e le medesime fatiche.

Le popolazioni lucane e del Cilento si  devono ritrovare e devono  condividere esperienze similari.

Esperienze mutuate da ambiziose  progettazioni che hanno poco da spartire con la megalopoli napoletana e il suo hinterland alla Scampia.

Il Cilento ha vissuto l’esodo e le migrazioni giovanili come la Basilicata.

Il Cilento non ha nulla da spartire con le aree a forte densità demografica e camorristica.

Il Cilento deve avere lo stesso rispetto e lo stesso orgoglio della nostra bella e selvaggia Basilicata interna.

Le popolazioni anziane della Lucania e del Cilento si esprimono con la stessa lingua, con lo stesso dialetto.

Il Progetto di Fierro è ambizioso, moderno, poco confuso e tanto trasparente.

Spero che la Stampa, in primis, il Quotidiano, si facciano promotori, in vista del nefasto  federalismo alla LETTA, di un nuovo Confine territoriale che dia finalmente a popolazioni e territori omogenei la giusta e sacrosanta integrazione.

Spero, infine, che si apprezzi la vera modernità di un progetto condiviso, che,  prende le mosse,  non da uno sterile e fuorviante slogan” Grande Lucania”, ma, da un serio processo democratico e di rispetto verso popolazioni che vogliono integrarsi (vedi referendum)e che  da secoli  vivono con tanto civismo e tanta tolleranza grandi  rinunce e grandi  ingiustizie sociali.

Facciamo pure un  appello finale  all’APT.

Organizziamo delle belle sagre di prodotti tipici e similari nelle zone contermini tra Lucania e Cilento.

Forse sarà la prima e grande occasione della “NUOVA  GRANDE LUCANIA FEDERALE”.

mauro.armando.tita@alice.it

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Marry Scott

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A wonderful serenity has taken possession of my entire soul, like these sweet mornings of spring which I enjoy with my whole heart. I am alone, and feel the charm of existence in this spot, which was created for the bliss of souls like mine. I am so happy, my dear friend, so absorbed in the exquisite sense of mere tranquil existence, that I neglect my talents. I should be incapable of drawing a single stroke at the present moment. I throw myself down among the tall grass by the trickling stream; and, as I lie close to the earth. Thousand unknown plants are noticed by me.

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