I cani a guardia del sottosviluppo

Pubblicato sulla Tribuna del Quotidiano

La nostra caparbietà  è sempre più manifesta.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

Basterebbe il solo richiamo dei “titoli” del Quotidiano per confermare che abbiamo una classe dirigente inguaribile.

Eletto fulmineamente Santochirico alla Presidenza del Consiglio regionale, nominati Anatrone del PD e Iacovino del PU alla direzione apicale  di Enti di sottogoverno, ormai, in catalessi, Iacubuzio, presidente ACTA, oltre al favoloso emolumento gode di auto blu e di autista ,in odore di promozione.

La moglie di  Viggiano, DG del dipartimento Ambiente, ottiene la progettazione dei lavori dal Centro Oli di Viggiano.

Una ennesima pagina di bieco familismo amorale, tutto lucano.

Un comportamento deprecabile duro a morire.

Le mie denunce per l’assenza totale di regolamentazione sulle piattaforme petrolifere e le mie proposte per la nomina del Nobel Rubbia alla Sel sono del tutto evaporate.

Riflettiamo bene sulle due questioni.

Se ci fosse  una seria legislazione sulle piattaforme petrolifere e una Presidenza SEL attestata a Rubbia, ci sarebbe il far west odierno?.

E’ un semplice quesito  che pongo alla classe dirigente e politica lucana più accorta?

A tutto  questo bubbone atavico e immobile  si assommano pure le transumanze.

Con mia profonda meraviglia trovo singolare  che ad ogni elezione si  gonfia il Gruppo misto.

Siamo tutti annichiliti. Ci meraviglia il silenzio assordante  perfino del neo fratello d’Italia  Gianni Rosa.

Una perversa  “natura politica” che ha riproposto uno scenario stranissimo.

L’elettorato, dopo la batosta grillina, continua ad essere un puro optional.

Un acuto osservatore avrebbe definito quanto meno strano un avvenimento del genere.

Perchè tanto cinismo, perchè tanta indifferenza?

Che cosa si cela in queste brutte pagine di malapolitica.

Un nuovo debutto consiliare  di una  “non”  democrazia moderna, compiuta e matura.

Pensavamo di aver chiuso dopo il flop elettorale  con il  passato.

Noi che non siamo stati teneri e non abbiamo fatto sconti a nessuno non possiamo tradire il nostro segreto.

Un segreto che si ciba  ancora una volta di serietà e  di coerenza.

Fiumi di parole sono state “versate” sul nostro giornale, su transumanza e monogruppi consiliari con tutto il carico delle ricadute negative.

Il film che viene riproposto è un  maledetto dejà vu con  fortini  partitici sempre più inespugnabili nonostante lo tsunami grillino.

Ricordo la frase di Michele Speranza (padre del segretario regionale  PD ) nel lontano ’74 al mio debutto politico:

“Rispettate gli elettori e i cittadini  non diventate cani guardiani del sottosviluppo”.

Quella frase mi rimbomba nel “cervello”,  ancora oggi.

Quella frase mi fa riflettere su certi  comportamenti ambigui dei  politici odierni veri cani guardiani del sottosviluppo.

Un sottosviluppo che si è sempre cibato di certi comportamenti ambigui.

Comportamenti che sono discutibili e ingenerano tanto scoramento e tanta sfiducia nell’elettorato.

Per queste serie ragioni,  dobbiamo ancora di più  fare leva e sperare nel prossimo futuro come tanto evidenziato nei giorni scorsi, sui giovani del Volontariato,  per  dare un senso  vero alla   nostra “politica” e alla nostra  scialba esistenza.

Qualcosa si  è mosso, i tirocini formativi sono stati sospesi.

La soluzione  della crescente disoccupazione intellettuale non si fa certo con i provvedimenti tampone, ma,  con una ricerca approfondita e seria del rinnovamento organizzativo.

Rendere ordinario quello che oggi è considerato straordinario.

Quel rinnovamento  che manca da decenni nella nostra Regione, imprigionati come siamo da pretese e aspirazioni di stampo  meramente individualistico.

Forse i grillini lucani potranno concretizzare quello che sosteniamo da decenni: “Il fare ed operare insieme ” per prospettare e dare risposte.

Fare e operare insieme per  costruire un futuro,  a partire dal presente e dai luoghi della propria  esistenza.

Desiderio di restare nella propria terra, di poterla arricchire, potenziarla e migliorarla.

Desiderio di esserci e di incidere.

Tutto ciò appartiene all’etica.

Incontrare questi giovani significa per noi “maturi” intercettare emozioni che non ci appartengono più.

Significa capire le necessità di scommettere sui giovani , “fare loro posto e non limitarci  a dare loro un posto”.

Lo scambio  tra generazioni esalta i ruoli.

Uno scambio responsabile significa rendere i giovani lucani non destinatari passivi di progetti calati dall’alto, ma protagonisti della vita  sociale e della  politica nella nostra regione.

Un giovane vuole sapere perchè le cose esistono, non limitarsi a sapere che esistono.

Un giovane vuole capire che espressioni come “educazione alla legalità”sono ormai incapaci di veicolare i sogni e le speranze che si agitano nei cuori di tanti ragazzi e ragazze.

La legalità è il frutto dell’assunzione “graduale di responsabilità”, della scoperta del poter scegliere e potersi definire attraverso le scelte.

Noi, società adulta,  siamo chiamati  a prendere in  seria considerazione le domande di questi giovani e a credere in loro,  per metterli in condizione di conoscere la libertà più grande, quella che si spende per gli altri , per chi non è libero, per chi è povero, piegato e privo di diritti.

Del resto,  per restare in tema,  i grandi educatori come Don Pino Puglisi e  don Tonino Bello sostenevano  che il “senso della vita, dell’ amicizia e della giustizia non si trovano in fondo ai nostri ragionamenti, ma,  sempre,  in fondo al nostro impegno”.

Lo diciamo ai grillini di Basilcata. Noi vogliamo onorare il nostro impegno.

Non a caso,  la  società lucana, quella che si apre, quella che si impegna, quella che si commuove e, soprattutto,  quella  società  accorsa, in migliaia  negli anni  scorsi con le felpe bianche al richiamo di Elisa  resterà la nostra unica  e valida interlocutrice.

I Partiti  e il M5S  sono chiamati a una seria interlocuzione basata su rispetto reciproco e su proposte concrete.

Chiudo con le parole di Paolo Albano, burosauro regionale,  polemista, ma, anima sensibile:

“Le opportunità si colgono, i miglioramenti si vivono e  lo sviluppo si garantisce attraverso rapporti chiari , sinceri e aperti”.

In questa operazione verità, si potranno emarginare  per sempre i  demagoghi, gli inguaribili e i cani guardiani del sottosviluppo.

Mauro Armando Tita

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