Un serio monito agli amici del M5S. Ora il redde rationem

I boriosi e gli spocchiosi politici lucani che fino a ieri non erano dotati di una elementare forma di educazione e di rispetto verso il “prossimo” sono in perenne crisi e stanno terribilmente segnando il passo.

La vicenda della telefonata del Sen. Bubbico è l’ultimo esempio dei vecchi metodi convenzionali della nostra classe dirigente.

Pur in presenza di un intervento soft di Speranza, il mercato delle vacche denunciato con brutalità da Andrea Di Consoli non ha ragione di esistere.

E’ un mercato destinato ad evaporare nello stesso momento in cui  il neo Senatore Petrocelli decide,con una disarmante normalità, di rispondere  pubblicamente all’incontro propostogli dal sen Bubbico.

Niente di nuovo sotto il tetto del Pianeta grillino.

Ora, però, dobbiamo ricordarlo ai giovani Grillini e alla giovanissima deputata Liuzzi viene il redde rationem.

La rabbia, la denuncia, l’insulto grave, il vituperio, caro Sen Petrocelli, devono andare in soffitta e devono far posto alla PROPOSTA (scusa per il gioco delle parole).

Le migliaia di giovani lucani che hanno votato M5S hanno diritto a risposte serie e concrete.

Risposte palpabili al loro disagio, al loro precariato e alla loro fragilità.

Sono giovani stanchi, stanchi pure  dei nostri biechi moralismi di intellettuali impoltroniti e “garantiti”.

Ai parlamentari del M5S dobbiamo rammentare i sorprendenti e imprevisti  fischi di qualche tempo fa dei giovani universitari lucani.

Fischi incompresi dall’incredulo  mondo politico lucano.

Fischi e ingiurie irripetibili (e non grida manzoniane alla Caserta) che avevano squarciato  il velo di una sopita e mai espressa dignità giovanile lucana.

Per la prima volta la gioventù universitaria lucana contestava severamente la Presidenza della Giunta e del Consiglio Regionale.

Era una una grande e spiazzante sorpresa per De Filippo e Folino.

“Mai” vi era stata una seria e civile occupazione delle aule, “Mai” vi era stata una vera Assemblea studentesca vocata all’accentuato e mai risolto pendolarismo dei professori ordinari, “Mai”vi era stata una seria riflessione sul futuro occupazionale dei laureati UNIBAS.

Il PD, partito regione, era  riuscito con i suoi tentacoli presenzialisti a rubare la scena su tutti i fronti e a sopire queste gravissime manchevolezze del nostro Ateneo.

I giovani PD (tanto presenti sul Quotidiano) che erano l’avanguardia  della  vecchia sinistra giovanile  mediavano con accortezza e scaltrezza  tra i moderati della Margherita e gli alternativi di Rifondazione riuscendo  con  la loro presenza massiccia nei tanti gruppi  studenteschi a creare un  singolare effetto  placebo.

Oggi che la dura e cruda realtà ci impone serietà e verità, tutta questa solida impalcatura, è crollata per sempre.

Crolla il sistema, crolla la demagogia, crolla la goffaggine trionfa solo  la vera stampa libera e i tanti giovani, le tante donne e i tanti  uomini con schiena dritta.

Noi  che da sempre  non ci cibiamo di giornalismo d’assalto, (come riferito da De Filippo) ma, di un sano  giornalismo di proposta,  abbiamo a cuore, da tempo immemore: ”  orgoglio, obiettività e dignità “.

Se il neo parlamentare  Folino fa il mea culpa, dovrebbe partire proprio da questi tre significativi sostantivi.

Tre “sostantivi” coniugati con efficcia dal grillinismo lucano.

Un movimento grillino che ha aperto ai giovani dando loro  discontinuità concreta e fiducia deve attivare un percorso virtuoso.

I fischi del recente passato sono stati salutari perchè dopo anni di fatalismo e di superficialità si superava  per la prima volta nella nostra Università  la soglia dell’indifferenza generale.

I fischi sono stati  decisivi perchè hanno creato dopo tanti secoli di assordanti silenzi  una nuova generazione di “Futuri Uomini Liberi”.

Uomini liberi che, forse, se lasciati al loro destino  saranno costretti, come sempre, a soccombere e a riprendere l’odiata valigia.

Mai un giovane universitario lucano aveva seriamente riflettutto di  fronte all’ecatombe di posti di lavoro nell’ industria, nella PMI e nelle aziende agricole lucane.

Il nostro Quotidiano nei mesi  scorsi che  aveva  lanciato l’SOS sulla perdita di  oltre 9000 posti di lavoro non aveva mai avuto il “ristoro”, un minimo riscontro  e di una dovuta  solidarietà da parte del Movimento studentesco UNIBAS.

Cari amici del M5S, ora tocca a Voi,  bisogna ripartire dal nebuloso e fatuo  Piano per l’Occupazione   caduto  nell’oblìo, anche,  nelle nostre  aule universitarie,  con la buona pace di tutti (compresi Sindacati e forze di opposizione).

Un Piano che doveva essere riproposto da un Consiglio regionale che aveva il sacrosanto diritto/dovere di garantire forme serie e concrete di  occcupazione e non di occupabilità.

I giovani lucani hanno punito un Consiglio regionale  insensibile alle Giovani generazioni.

Un Consiglio Regionale che si  caratterizzava, purtroppo, solo  da ambigui  rinvii.

Non siamo avvezzi a riprendere le tanti voci del CORO odierno dei cosiddetti  intellettuali organici.

Basterebbero gli approfondimenti del Quotidiano.

Pur tuttavia, apprezziamo la dignità deii nostri  studenti dell’UNIBAS e del Pianeta Grillino.

Studenti UNIBAS e M5S che non  amano più  i CORISTI e  non amano più  i CONFORMISTI.

Vi sono politici e classe dirigente, fino a ieri, indifferenti e snob,  che riscoprono  gli Ultimi, quelli che hanno poco o niente.

Una pseudo attenzione, troppo ambigua.

A noi fanno insorgere alcuni sospetti di sorta.

Siamo stanchi di tanta ipocrisia e di tanti Sepolcri imbiancati.

Notiamo alzate di scudo di  tanti personaggi e  tante realtà, ieri, sempre, chini e supini, oggi, miracolosamente reattivi e combattivi.

Che belle sorprese.

Hanno compreso che le verità nude e crude non possono essere più barattate o vanificate da promesse e da ipocrisie di sorta.

Per queste ragioni  lo slogan dell’ONDA studentesca lucana  del “SPQR” (Saranno precari questi ragazzi ?) non è mai stato dimenticato da NOI, uomini di buona volontà.

Vogliamo RAGIONARE e solidarizzare seriamente, cari amici del M5S, con questi ragazzi senza futuro.

Abbiamo dedicato fiumi di parole ai silenzi furbi della FIAT, delle Imprese, delle Istituzioni regionali, delle Agenzie Educative, della  Chiesa e dell’Universita  lucane.

Siamo stati per anni a riflettere sulla sicurezza del posto di lavoro intesa nel “suo”più ampio  significato.

Avevamo riproposto per tanti anni il “remake” del film “prendi i soldi e scappa” per denunciare lo spreco e l’abbandono delle nostre aree industriali, nate con la legge 219/81.

Avevamo compreso che la cultura  del posto di lavoro  doveva essere vissuta all’interno della fabbrica e dell’impresa.

Non bisognava in alcun modo “esternalizzare” le problematiche aziendali.

Eravamo stanchi di  vertenze “guscio” lo diciamo con forza  al neo Sen Barozzino.

Vertenze che avevano fatto della precarietà il leit motiv di un nuovo sfruttamento.

Avevamo  denunciato  il raggiro della LASME e avevamo  favorito quella timida  unità studentesca e sindacale che si era formata  nelle giornate di lotta dell’ONDA.

Se tutto ciò non è mai  stato oggetto di un serio approfondimento del movimento studentesco “universitario”lucano vorrà dire , cari amici del M5S, che dovete farvene carico Voi, utilizzatori finali, del voto giovanile lucano.

Noi che siamo state CASSANDRE inascoltate per oltre un quinquennio (concetto …ripreso più volte da De Filippo) non abbiamo mai  smorzato tale forza propulsiva.

L’onda lunga e il movimento delle felpe bianche per Elisa e per le crisi occupazionali ci avevano tanto emozionato e tanto commosso.

Quel movimento giovanile che avevamo amato  di più oggi è più  forte e  più convinto.

Finalmente si è innescato un processso che può  farci uscire da questa iniqua precarizzazione di massa e consentire a una  seria classe dirigente di costruire il vero sviluppo e la vera occupazione emarginando  i dediti alla demagogia.

Il presidio pacifico e orgoglioso del movimento giovanile nelle scuole e nell’Università condito dalle nostre immani risorse energetiche, idriche e ambientali, ci consente, cari grillini,  di guardare  con fiducia al futuro giovanile lucano e al  “lato buono e positivo” di quei  fischi universitari.

Fischi ci hanno fatto riscoprire  una  seria reattività  giovanile per troppo tempo  sopita e mai manifesta.

Una reattività giovanile oggi, patrimonio del M5S che non deve essere vanificata dal solito fatalismo lucano.

Ai grillini e alle loro lucenti stelle trasferiamo  il nostro severo TESTIMONE.

Se sono rose fioriranno, se sono cachi….

mauro.armando.tita@alice.it

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