I tramonti in primo luogo, come le albe esitono da quando esiste il nostro sistema solare.
Gli uomini li guardano da quando hanno coscienza, e li ammirano.
Eppure nella storia lunghissima della pittura occidentale, dagli affresci di Pompei in poi, dalle pitture vascolari alle decorazioni parietali del barocco, i tramonti come le albe non sono mai rappresentati.
Iniziano le loro raffigurazioni solo con il “romanticismo”.
Anzi il tramonto diventa simbolo della meditazione e dell’introspezione romantica.
Così Philippe Daverio descrive nel suo ultimo libro “il museo immaginato, il SECOLO LUNGO della MODERNITA'”, nel capitolo del “Sentimento” alcuni dipinti di tramonti e albe.
Tra i pittori famosi: Claude Monet “Impressione al levare del sole”, 1872; William Turner “Tramonto scarlatto”, 1829; Felix Vallonton “Tramonto del sole”, 1911; Emil Molde “Tramonto”, 1948.
I “romantici” della prima ora guardano sempre fuori dalla finestra.
E “noi” oggi?
Maciullati dai ritmi della vita e dall’indifferenza verso la natura sappiamo ancora guardare fuori dalla finestra?
Ecco una breve raccolta di foto, purtroppo non di dipinti, di albe e tramonti scattate nei nostri luoghi nel mese di dicembre 2012.
Foto che vogliono “risvegliare”, senza nessuna pretesa, la meraviglia dei colori e della luce che ogni giorno viene smarrita dai nostri occhi e dalle nostre “coscienze”.
Mario Atzori{jcomments on}
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per chi vuol vedere le foto in modo veloce ma con una risoluzione minore