Articolo pubblicato sul “Quotidiano di Basilicata” in data 8 agosto 2013 – Pubblicazione sul sito richiesta dai consiglieri comunali Salvatori e Graziano
Questo il testo dell’articolo.
“Sono trascorsi soltanto due mesi dalle elezioni, eppure l’Amministrazione di Ruvo del Monte continua ad essere oggetto di turbolenze e scontri a dir poco vivaci.
Il 20 luglio scorso, ad esempio, i consiglieri comunali di minoranza nell’espletamento del proprio mandato formulavano istanza di accesso agli atti in relazione ad un procedimento in corso, avviato su iniziativa di un consigliere di maggioranza.
Trascorsa una settimana, gli stessi consiglieri chiedevano altresì, direttamente al sindaco, di poter visionare i documenti oggetto dell’istanza di accesso, ma si scontravano con un immotivato ed ostinato rifiuto, che chiedevano fosse formalizzato in forma scritta.
Il sindaco, tuttavia, inspiegabilmente si rifiutava di formalizzare il rifiuto, aggrediva verbalmente i consiglieri Salvatori e Graziano, addirittura paventando l’intervento della forza pubblica, e si limitava a formalizzare il differimento dell’accesso sulla base della seguente motivazione: “si comunica che non è possibile, per il momento, rilascio o visione di quanto richiesto ai sensi dell’art. 5, co. 2, del regolamento comunale per la disciplina del diritto di accesso e di informazione dei consiglieri comunali, che così stabilisce: “ E, altresì, rinviata all’emanazione del provvedimento la visione e l’accesso sui pareri, segnalazioni, denunce, progetti di opere, note di addebito ai dipendenti, relazioni, verbali interni”, oltre a quanto previsto dall’art. 4, lett. C) del medesimo regolamento che stabilisce che sono esclusi dal diritto di accesso: le note ad uso interno e la corrispondenza tra gli uffici dell’Ente”.
Non certo un bell’esempio di trasparenza amministrativa!
Gli stessi consiglieri di minoranza, d’altro canto, avevano già in precedenza formulato altra istanza di accesso relativa alla documentazione inerente la gestione della Casa Albergo per Anziani “Tommaso Patrissi”, che nonostante due note di sollecito veniva evasa ben oltre il termine di 30 giorni stabilito dalla legge.
Infine, si segnala che nella seduta di consiglio comunale tenutasi in data 04/07/2013, gli stessi consiglieri hanno presentato interrogazione sulla gestione della predetta casa albergo per anziani, chiedendo che alla stessa venisse data risposta scritta, entro il termine di 30 giorni, a tutt’oggi, rimasta lettera morta .
Ad avviso dei consiglieri Salvatori e Graziano il comportamento tenuto dalla Amministrazione, certamente lesivo dei diritti della minoranza, viola tutte le norme che disciplinano il diritto di accesso agli atti amministrativi (legge 241/90 e TUEL), peraltro sulla base di un regolamento comunale obsoleto ed abrogato dalle successive norme in materia.
Com’è a tutti noto, infatti (tranne evidentemente all’amministrazione comunale ruvese), il diritto di accesso dei Consiglieri comunali agli atti amministrativi dell’ente locale, disciplinato dall’art. 43, comma 2, del T.U.O.E.L. n. 267/2000, prevede in capo agli stessi il diritto di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del mandato.
Quanto sopra, anche e soprattutto in considerazione del fatto che l’espletamento del mandato di cui i consiglieri (vieppiù di minoranza) sono investiti, li abilita a conoscere tutte le attività svolte dall’Amministrazione comunale, e che qualsiasi limitazione verrebbe a restringere la possibilità di intervento, sia in senso critico sia in senso costruttivo, incidendo negativamente sulla possibilità d’integrale espletamento del mandato ricevuto.
Quanto accaduto ha già formato oggetto di denuncia alle autorità competenti, sebbene ciò che appare veramente grave è che, trascorsi due mesi dalle elezioni Amministrative del 26 e 27 maggio, nulla è cambiato rispetto ad un vecchio modo di fare politica, anacronistico e che nulla ha a che fare con gli interessi della comunità.
A ciò si aggiunga che tutte le roboanti proposte presenti nel programma del gruppo di maggioranza sono restate lettera morta e che, in definitiva, non c’è stato da parte dell’amministrazione in carica alcun contributo allo sviluppo ed alla crescita economica, sociale, culturale, turistica e demografica di Ruvo.
“Sono questi i motivi, spiegano i due consiglieri, per i quali abbiamo deciso di affrontare pubblicamente lo stato di fatto attuale della gestione amministrativa di Ruvo, i motivi per i quali abbiamo deciso di denunciare pubblicamente questo atteggiamento “omertoso” posto in essere da chi gestisce la cosa pubblica, di contestare apertamente le scelte e l’operato di chi, sempre più lontano dalla realtà, ha fatto ormai dell’illusione la propria ragion d’essere.
A noi sembra che sulla vita politica, nel nostro Paese, in questo momento, gravi un “non detto” che spiegherebbe molte cose: si fa finta di vivere nella normalità della vita democratica.
Ma dietro ogni illusione c’è sempre un trucco.
Un trucco che, prima o poi, viene svelato”.
Ruvo del Monte, 8 agosto 2013