Veteres – Rufria 2018: 3-3; il Rufria colpisce il Veteres ma non lo affonda, in vantaggio di tre reti fallisce l’aggancio in vetta

VETERES
1) Garofano Matteo , 2) Caggianese Davide, 4) Indaco Carmine, 6) Cardillo Rocco, 7) Capece Gerardo – V. Cap., 8) Passannante Carmine, 9) Caivano Francesco, 10) Gorga Francesco – Cap., 11) Fabio Antonio, 13) Faraone Rocco, 14) Macellaro Daniele, 16 De Biase Giuseppe

A.S.D. RUFRIA 2018
19) Buonomo Mirko, 5) Metallo Nicola, 6) Lanza Valentino, 7) Sperduto Gerardo, 8) Ricci Alessandro, 9) Scura Sebastian, 10) Tita Michele, 11) Rubino Marco, 12) Tomasulo Vincenzo, 16) Colangelo Antonio – Cap., 17) Mira Raffaele – V. Cap., 18) Radice Gino – Allenatore Lorusso Damiano Cosimo

Marcatori: 1° tempo (0-2) 8° e 16° Ricci A. (Ruvo) – 2° tempo (1-3): 2° Radice (Ruvo), 8° Caggianese (Veteres), 21° e 29° Capece G. (Veteres)

Arbitro: sig. Francesco Catalano – Sezione di Potenza

Le due squadre


A.S.D. Rufria 2018

 


A.S.D. Veteres

 

Vietri di Potenza 03 marzo 2019

Il big match della giornata finisce in parità in una partita al cardiopalma; dominato nella prima frazione dal Rufria, che non ha saputo contenere il ritorno della capolista.

Esemplare il comportamente di tutti i protagonisti, compreso l’arbitro, ottimo il suo arbitraggio, ed il folto pubblico di casa, che non ha smesso di sostenere i suoi fino alla fine.

Le squadre scendono in campo con Buonomo, Colangelo, Ricci, Radice e Lanza, il Rufria, e Faraone, Caggianese, Capece, Gorga e Passannante; nel Rufria durante la partita troveranno spazio anche Mira R., Sperduto, Tita M. e Scura S., questi ultimi entrati a pochi minuti dal termine.

Il Rufria ha l’ingrato compito di tenere vivo il campionato ed interpreta la partita alla perfezione, squadra raccolta, spazi chiusi al miglior attacco, ripartenze rapide ed imprevedibili, il frutto di tutto questo viene raccolto all’8° quanto Ricci si invola e trafigge dalla destra l’incolpevole Faraone.

Il Veteres accusa il colpo e rischia di capitolare ancora al 10° quanto il capitano di casa Gorga di testa colpisce il palo della sua porta, passano due minuti ed il Vietri fallisce il pareggio con Capece che a porta vuota non riesce a ribadire in rete, ancora due minuti ed è Colangelo, per il Rufria, a fallire l’appuntamento con la rete a tu per tu con Faraone; la rete è rimandata di soli due minuti, siamo al 16° ed ancora Ricci si invola sulla destra e trafigge ancora Faraone, nel primo tempo non succede altro, qualche cambio e partita congelata da Rufria con il Veteres che non riesce proprio a sfondare.

La ripresa comincia con il botto, siamo al 2° punizione per il Veteres, grande botta che batte sotto la traversa, sulla linea e viene fortunatamente parata da Buonomo, lancio per Radice, tiro incrociato e grande rete sulla destra del portiere, 0-3, potrebbe sembra il segno del destino ma così non è.

Il Veteres non si scompone, non si innervosisce e piano piano esce dalle sabbie mobili, nonostante il Rufria ha ben due occasioni per portarsi sullo 0-4 ma, prima Colangelo e dopo Radice, falliscono clamorosamente la rete del Ko; goal fallito, goal subito, la triste legge, non scritta, colpisce ancora, inaspettato da fuori area arriva la rasoiata di Caggianese che filtra tra una nuvola di gambe e finisce la sua corsa, rasoterra, alla destra di Buonomo, passano pochi secondi e Radice mette paura alla difesa del Veteres che fortunamante evita la capitolazione con un salvataggio sulla linea.

In realtà il Rufria sembra tenere bene in campo ma commette un errore madornale: smette di giocare, limitandosi solo a difensersi, forse non abituato a queste partite, ed ecco che il Veteres, sospinto dal pubblico trova la forza di pareggiare con due reti, sempre dalla distanza, di Capece l’ultima delle quali allo scadere, è l’apoteosi in campo e sugli spalti.

La partita è finita? Proprio no; nel recupero altre due clamorose occasioni, la prima per il Veteres che non riesce a chiudere un contropiede due contro uno e l’ultima per il Rufria, capitata al giovane Tita, appena entrato, che si esibisce in un rocambolesco dribbling con il solo torto di finire lui in porta ma non il pallone.

Alla fine il terzo tempo, abbracci tra i contendenti ed applausi per tutti, quello che vorremmo vedere tutte le domeniche.

Il Rufria fallisce l’aggancio in vetta ma i ragazzi debbono essere orgogliosi di quello che hanno fatto, venire a Vietri, mettere in difficoltà la copolista, che alla fine ha esultato come se avesse vinto il campionato, non è da tutti.

Il torneo non è ancora finito, mancano ancora due giornate, è vero ora bisogna sperare nelle disavventure altrui ma non bisogna mollare.

BRAVI A TUTTI.

 

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