Sano orgoglio lucano contro familismo amorale

(Pubblicato sul Quotidiano di Basilicata il 01 maggio 2012)

“La mente è un paracadute ,funziona solo se è aperta” lo sosteneva Albert Einstein.

Le “penne “salaci”  del Quotidiano  affrontano  la nuda realtà lucana  con  una cruda “radiografia”.

Una cruda radiografia molto obiettiva che certamente è stata molto apprezzata nel recente passato,  anche ,dagli “uomini della Chiesa lucana”, sempre pronti a fare proposte concrete.

Proposte concrete che languono da tempo immemore.

Tutto ciò ci avvilisce e ci confonde.

Dimenticati gli Stati Generali del Lavoro…la Chiesa lucana è assente su tutta la questione Petrolio.

Bene hanno fatto i consiglieri PDL Pagliuca, Pici e Rosa a chiarire il concetto di sudditanza e di colonizzazione culturale da parte delle multinazionali petrolifere.

Oggi , alla luce, di queste belle dichiarazioni vogliamo  riflettere, per l’ennesima volta, dopo il tanto discusso  reportage negativo del Sole 24 Ore, su un sano orgoglio lucano, mai domo, “condito” con tante novità e con tanti  “ulteriori ” e recenti  fatti.

Una regione ricca di risorse energetiche, idriche ed ambientali può soccombere  e “disarmarsi” di fronte a tante vacue e fatue consulenze e a sprechi di ogni genere?.

Massaro sosteneva che l’occupazione può crearsi a condizione che le royalties siano concretamente finalizzate a risolvere i problemi dei disperati e non delle varie cabine di regia con forte presenza di consulenti meglio conosciuti come ” soliti noti.”

Tanti giovani talenti possono “abbandonare” con tanta facilità la nostra amata terra?

Se lo chiedeva  sul Quotidiano Pierpaolo Fabbri qualche tempo fa con un particolare editoriale rivolto al comparto “privato”.

I giovani  talenti lucani, quelli che hanno usufruito delle risorse dei Master finanziati dalla Regione Basilicata sono migliaia e sono  sempre più demoralizzati di fronte ai middlescents di sempre e alle tante parentopoli comprese quelle  “universitarie” lucane.

I “posti al sole” sono sempre più  riservati ai figli della casta, le asssunzioni  dei figli di  Latorre, Mastella e Marini alla Finmeccanica ne sono  l’ultimo “umiliante esempio”  di una catena difficile da spezzare.

Il Marchese del Grillo ( sul quale vantiamo da decenni  diritti di primogenitura) è sempre in agguato sia nelle nostre istituzioni regionali sia all’ATAC di Roma e sia alla Finmeccanica.

A Pierpaolo Fabbri vorrei far presente che il tanto agognato  “privato”  lucano non apre ai giovani.

Le crisi industriali e le perenni crisi nel terziario privato producono effetti devastanti nelle famiglie lucane.

L’esercito dei cinquantenni licenziati e in cerca di occupazione,  si è letteralmente raddoppiato nel corso degli ultimi mesi.

Anche in Basilicata i pignoramenti sono aumentati a dismisura.

E’ giusto che si ponga rimedio alle centinaia di quadri, che non  hanno santi in paradiso?

Ce lo siamo chiesti qualche anno fa …inscoltati.

Oggi , la Regione  ha puntato qualche mese fa  sul riconoscimento  dell’indennità di mobilità in deroga ai lavoratori ultracinquantenni.

E’  una prima  timida risposta.

Ora  l’attenzione, deve riguardare lo status di  tutti i disoccupati  quarantenni e cinquantenni  senza alcuna prospettiva di lavoro.

Lo Svimez ha rincarato la dose non solo sulla disoccupazione strutturale del Sud, ma ,sull’ingiusto e mai frenato esodo giovanile lucano…compresa la disperazione dei disoccupati di Viggiano (manifestazione del 27 aprile scorso).

Contiamo nei prossimi di giorni di approfondire tale problematica.

Molti amici hanno seriamente riflettuto nel recente passato  sulla nota di wiki lucania e sui misteri della Città di Potenza  pubblicate sul Quotidiano  e, soprattutto,   sul deficit di fiducia dei cittadini  lucani verso la Politica e le Istituzioni, nonostante le accorate affermazioni del Sindaco Santarsiero.

Eppure in questi ultimi tempi vi è ancora  un’attenzione, tutta particolare, per i tanti nostri meridionalisti, in primis Manlio Rossi Doria e Francesco Saverio Nitti, del tutto ignorato, da una stampa locale, sempre troppo distratta  su queste cose.

Proviamo un certo “sconcerto” per le mancate citazioni dell’intero mondo politico (vedi Passera) verso la  Basilicata e la sua questione energetica.

Nessun accenno  ai tanti giovani talenti lucani  già pronti con la valigia in un ipotetico percorso formativo della Fondazione Mattei.

Sergio Romano  sul Corriere della Sera, qualche anno fa, citando Galasso e la nuova questione meridionale, parlava della assoluta mancanza di una traccia della stessa,  nelle  politiche  economiche dei Governi nazionali,  che si sono succeduti negli ultimi decenni.

Il Piano Sud è ormai acclarato è una BUFALA e riguarda stanziamenti europei, che , negli anni scorsi sono stati oggetto di rapina, da parte el Governo Berlusconi (vedi Fondi FAS).

Purtroppo gli   ulteriori ultimi esempi sono del tutto negativi.

La prova provata è nell’ultimo atto che si è consumato per le  tante “candidature”  manageriali esterne  (vedi  San Carlo, vedi basilicata innovazione) calate dall’alto ed evaporate qualche mese dopo (caso Des Dorides).

Sembra che vi sia  un destino avverso.

Le nostre accorate e insistenti denunce producono, al contrario, un perverso  effetto moltiplicatore.

Oggi, nonostante, una  presunta buona volontà o un presunto rinnovamento anagrafico,   assistiamo ancora a ” dirigismi  ” non più sopportabili.

Sembra che i Partiti democratici lucani nonostante la terrificante crisi politica   abbiano perduto l’ARCA e l’entusiasmo.

L’Arca era negli anni scorsi una mano tesa verso gli ultimi.

Lo dimostra il proliferare delle povertà nelle nostre città  vissute   nella totale indifferenza.

Un  vero sistema integrato rivolto agli anziani  e ai minori non è stato più riproposto con le vecchie e democratiche metodiche.

Tutto è improvvisazione e sperimentazione di tipo élitario.

Il controllo sociale dal basso non esiste più e non se ne avverte l’esigenza.

Sono lontani i tempi dell’Acquedotto Felice.

La politica del tempo non aveva  riproposto solo “palazzi e condomini”  rivolti ai  più poveri, ma, anche   tanti progetti integrati tra associazionismo , Enti locali e Università che hanno fatto nascere  tanti Centri di Aggregazione culturali e sociali di alto spessore.
Oggi tutto ciò è stato trasferito sui blog.

E’ aumentato a dismisura il tasso di violenza e di insensibilità verso gli Ultimi.

Il Volontariato “retribuito ”  produce prestazioni sporadiche e asettiche, favorite come sono dalle “mance” dello Stato.

E’ la politica paradossale del Volontariato finanziato.

E’ certamente l’antitesi delle vecchie forme solidaristiche votate e vocate  al bene comune.

Queste misure governative e regionali devono cessare perchè  non producono che  effetti  devastanti per le giovani generazioni.

Una prova provata e un esempio per tutti è dato ,lo abbiamo denunciato  da secoli , dalla Formazione professionale presente  nelle Regioni del Sud.

Molti gli Organismi e le Istituzioni religiose coinvolte.

Poca l’occupazione prodotta.

Al contrario, vi è un esercito di docenti di F. P. che ha creato solo  occupazione “fai da te “… con quote superiori ai quaratamila addetti.

E’ una delle contraddizioni denunciate da un ex Ministro del Lavoro.

A tal proposito vi sono , ancora ,oggi,Consiglieri regionali pronti a “interrogare” e a  perorare le cause di formatori che  mal si adattano alla chiusura dei Centri F. P. di Basilicata, inoperosi da  decenni.

Rivisitare , in chiave moderna,  l’ insigne politico Nitti e il meridionalista Rossi Doria senza alcuna vena storicistica, significherà per noi lucani ,  liberal  di provata dignità e “senza prezzo”,  essere al centro dell’attenzione generale di un nuovo meridionalismo.

Se,  Sergio Romano e Giuseppe Galasso,  sono fermamente convinti della bontà degli insegnamenti di Nitti …ci sarà pure una ragione.

Se, al contrario, una popolazione ,come quella lucana, sarà  ben rappresentata nei prossimi anni si  potrà riappropriare   del suo territorio e  potrà creare quei processi innovatori e  globalizzanti,  che l’attuale politica economica ha ridotto drasticamente.

Una penalizzazione che si  accompagna pure  ad  una riduzione drastica dei finanziamenti e delle attenzioni “politiche rivolte alla Basilicata”, nonostante South Streem e le migliaia di barili del petrolio lucano riversato verso ambigui triangoli orientali, Turchia compresa.

L’inazione collettiva produce “mostri” , colonialismi moderni, familismi disgustosi , clientele desuete  e tanta , tanta disoccupazione.

Oggi ce lo confermano e ribadiscono … pure i consiglieri PDL Pagliuca, Pici e Rosa.

Mauro.Armando.Tita@alice.it

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