Ricordo di Donato Gallucci: vero “gladiatore”, uomo generoso e gran lavoratore

Ricordare Donato GALLUCCI, della sua prematura e ingiusta scomparsa nella sua amata PAVONA di Castel Gandolfo, è per me, vero amico da oltre 50 anni, molto difficile.

Donato è morto non avendo compiuto ancora i 60 anni, il 18 gennaio 2014 alle ore 1 e 40, dopo una breve ed atroce sofferenza, affetto da oltre 5 anni da un bastardo male incurabile che ha combattuto con tenacia, costanza e tanta dignità e che purtroppo non è riuscito a scofiggere.

Lascia nell’immenso e incancellabile dolare la sua amata figlia BARBARA, la sorella tuttofare ROSETTA, come lui stesso amava definirla e la sua adorata mamma ANGIOLINA, che ora lo piangono con tutti i parenti, dagli zii e poi i cugini fino ad arrivare ai tantissimi amici che gli hanno voluto bene,per la sua disponibilità e generosità che ha sempre dimostrato verso tutti!

Per me è stato un fratello, ci siamo voluti bene dal primo istante sin dalla tenera età di sei anni e ci siamo sempre frequentati con lealtà, sincerità e fedeltà, mettendo in primo piano i veri valori della vita, come l’amicizia, la solidarietà e l’allegria.

Il dolore di vederlo in una bara è stato grande, proprio lui che amava la vita, con tanti amici venuti da tutta italia, in particolare dall’interland di Roma, che hanno preso parte al funerale celebrato nella bellissima Chiesa nuova di Pavona il 19 gennaio 2014 alle ore 14.00.

Personalmente ho partecipato alle esequie, che si sono svolte con tanta mestizia, amarezza e sofferenza (tutti e dico tutti piangevano) per la perdita di un “GRANDE” che ha fatto dell’amicizia il suo cavallo di battaglia fino alla morte.

GRANDE DONATO GALLUCCI! TIFOSO JUVENTINO DOC ( da grande tifoso milanista, per Donato questo ed altro!).

Donato visse a Ruvo fino al 03 maggio 1974, poi si trasferisce a Pavone/Albano Laziale, dove da solo, senza chiedere o vare aiuti da nessuno, trova lavoro e, insieme al suo compianto padre Vito Nicola (grande ed instancabile lavoratore) apre un impianto di benzia con annesso lavaggio, dando lavoro a molte persone.

La frequentazione, anche quanto si trasferisce nel Lazio, è sempre assidua e frequente e i contatti umani di amicizia sono e resteranno sempre indelebili nel tempo, perchè per me Donato Gallucci è un fratello e la sua perdita ha lasciato nel mio animo vuoto incolmabile e incallebile! HO PERSO UNA PERSONA DI FAMIGLIA!

Nel calcio Ruvese Donato è stato una Bandiera ed è da considerare un “Grande” nel gotha dei grandi calciatori che Ruvo nella sua storia ha avuto.

Donato agli inizi degli anni settanta militò fino alla Serie B con la Salernitana di mister TOM ROSATI, dopo aver iniziato a Potenza sotto la guida del grande ALFRDO MANCINELLI, giocando al fianco di calciatori com PINTON, TARABOCCHIA, MOLFESE, URGESI e il grande idolo BIAGIO SAVARESE, che con grande fiuto subito individuò Donato un grande calciatore dal sicure avvenire!

Ma il lavoro prevalse su tutto e dovette interrompere il calcio ad alti livelli.

Con Donato a livello calcistico abbiamo passato i migliori anni della nostra vita, mi riferisco al grande Torneo vinto a Pescopagano nel lontano Agosto 1979, quando un incredibile finale contro il S. Andrea di Conza, con reti prima di MASSIMO PATRIZI e suo cognato e dopo una sua nei tempi supplementari, con un’azione da mauale e incredibile, partendo da centrocampo e seminando avversari, battè il portiere avversario, portando a casa un trofeo che solo per la sua straordinaria bravura e capardbietà vincemmo, rendendo felici in primis il sottoscritto che ero il suo primo Tifoso e poi i tanti tifosi al seguito della grande squadra di allora che annoverava in formazione gente del calibro di SALERNO, TACCOGNA, DE DONATO, ZITO, FREZZA, CASTRONUOVO, TODARO ecc. (calciatori che all’epoca calcavano campi in categorie superiori) e che venivano da SENISE, MOLITERNO e SPINOSO, per rendere onore al nostro paese.

Altri tempi, dove Donato giocava a pallone per puro divertimento e attaccamento ai colori sociale del grande Ruvo! e senza chiedere soldi al sottoscritto o a chicchesia, insieme ai calciatori di Pavona/Albano, tipo FABRIZIO ROCCHETTI, dello il roscio, PALONI e suo congano MASSIMO PATRIZI.

Si sobbarcava ottocento chilometri al giorno per venire a giocare per la sua squadra più “amata” che era il Ruvo, sputando sangue, sudore ed energie per vedere vincere il suo PAESE a cui teneva in modo particolare per rendere felice il sottoscritto e il grandissimo presidente PEPPINO ROSSINI, vera icona e personaggio storico ed indelebile della storia della S.S. RUvo, persona che Donato rispettava e stimava come un Padre!

DONATO non meritava assolutamente di fare questa fina per la sua BONTA’, GENEROSITA’ E ALLEGRIA, il destino atroce e maligno ci ha privato di un GRAN LAVORATORE, DI UNA PESONA ONESTA, CHE TUTTI I SUOI AMICI VERI RICORDERANNO PER TUTTA LA VITA!

CIAO DONATO, CHE IL CIELO TI POSSA DONARE LA GRAZIA E AL GIUSTIZIA CHE AL TERRA INGIUSTAMENTE E MALEDETTAMENTE TI HA PRIVATO E NEGATO!”

TUO AMICO FRATERNO PASQUALE GRIECO

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