Sapete qual’è la domanda che una persona che non ha fatto la processione fa ad una che l’ha fatta?
C’era gente? Oggi la risposta è: sì, c’era tanta gente.
Il clima ideale, le temperature sono scese di qualche grado rispetto ai giorni roventi di fine luglio, ma soprattutto la forte devozione verso San Donato, protettore di Ruvo del Monte, ha fatto si che anche quest’anno la processione fosse molto partecipata: quasi tutto il paese ha partecipato o assistito a questo fiume di fedeli che hanno accompagnato la statua del Santo per le vie di Ruvo del Monte chiedendo benedizione e conforto.
Come sempre ad iniziare la giornata, verso le 8.30, sono stati tre colpi di mortaio subito seguiti dalle prime note della banda musicale, questa volta è toccato al Complesso Bandistico “G.Verdi” di Rionero in Vulture che ha seguito il Complesso Bandistico Atellano, che aveva accompagnato San Rocco il 16 agosto.
La messa, che ha avuto inizio alle ore 11.00, è stata concelebrata da Don Gerardo Gugliotta, parroco di Ruvo del Monte, Don Antonio Ciampa e Don Ciro Guerra, l’interno della Chiesa era completamente pieno.
Dopo la celebrazione, alle ore 12.15, è partito il corteo dei fedeli che ha accompagnato la statua di San Donato per le vie di Ruvo del Monte, statua portata a spalla sotto il baldacchino dai volenterosi portatori.
La processione è stata accompagnata, oltre che dalle note della banda musicali, dal canto dei cantori.
Il percorso è stato idetentico a quello della processione di San Rocco, con varie tappe in Piazza Cavor, Viale della Repubblica, Piazza Ungheria, Sotto S. Anna, Calvario con ritorno nella Chiesa Madre; a scandire tutte le tappe, prima della ripartenza della statua di San Donato, tre colpi di mortaio.
San Donato è ritornato nella sua casa, la Chiesa Madre, alle ore 14.00 in punto, prima del congedo Don Gerardo Gugliotta ha voluto ringraziare in particolar modo il Comitato Feste, che si è prodigato, tra l’altro, per la ristrutturazione della facciata della Chiesa di San Rocco, i portatori della statua e del baldacchino, il coro, Franco D’Auria per aver ristrutturato e resa più lucente l’urna di San Donato, e quanti hanno reso possibile la buona riuscita della processione.
Il parroco, dopo aver ringraziato anche l’amministrazione per la sua presenza, ha esortato chi di competenza ad attivarsi per la fine delle annose ristrutturazioni del Convento, della Chiesa dell’Immacolata e, soprattutto, della Chiesa di San Giuseppe, per la quale è disposto a contribuire personalmente.
Alla fine gli applausi al grido di EVVIVA SAN DONAO e tuti a baciare l’urna del Santo Protettore prima di sedersi a tavola.{jcomments on}
Pietro Mira
LA PROCESSIONE FOTOGRAMMA PER FOTOGRAMMA