L’ INgiustizia sportiva

Il Giudice Sportivo nella seduta del 12 marzo 2013, in riferimento alla partita di 1a categoria tra A.S.D. Ruvo – Lavello del 10 marzo 2013, vinta dalla squadra ospite per 1-0, ha deciso di applicare le seguenti sanzioni a carico dell’A.S.D. Ruvo e dei propri tesserati:

  • EURO 100,00 alla Società per intemperanze dei propri tifosi nei riguardi della direzione di gara;


  • Squalifica fino al 26 marzo 2013 per l’allenatore Grieco Giuseppe;

  • Squalifica fino al 30 dicembre 2015 ai danni di Grieco Vincenzo con la seguente motivazione: Espulso per eccessive proteste, alla notifica del provvedimento disciplinare si avvicinava al D.G. e gli sferrava un violento schiaffo tale da causargli un fortissimo dolore con un momentaneo stordimento e la perdita temporanea della vista;
  • Squalifica per due giornate ai danni dei giocatori Graziano Pietro e Spadola Danilo (una per espulsione ed una per quarta ammonizione);
  • Squalifica per una giornata ai danni dei calciatori Ramundo Paolo e Zoppi Giovanni (quarta ammonizione).

Questo è il responso della giustizia sportiva che ha falcidiato il Ruvo e che avrebbe potuto mettere la parola fine a questo campionato, considerato che ogni domenica la squadra scende in campo con i giocatori contati.

La società, per rispetto di quanti hanno contribuito alla raccolta  fondi per l’iscrizione al campionato di prima categoria, ha deciso di portare al termine il campionato chiedendo il sacrificio a vecchi tesserati e qualche giovane di buona volontà.

Qualche piccolo chiarimento, in relazione alla partita in questione, va comunque fatto.

L’A.S.D. Ruvo, nonostante la clamorosa svista arbitrale che ha consentito al Lavello di vincere la partita, condanna fermamente i propri atleti che si sono resi protagonisti di reiterate proteste nei confronti del direttore di gara e, nonostante il referto arbitrale contenga delle palesi inesattezze, non presenterà ricorso alla giustizia sportiva.

Non è assolutamente vero che Grieco Vincenzo sferrava un violento schiaffo al direttore di gara, testimoni sono anche gli atleti del Lavello, anche se lo stesso si è rivolto in termini sgarbati verso l’arbitro, spintonandolo.

Sugli spalti c’erano tifosi del Lavello e di altre società direttamente interessate al risultato, gli spettatori del Ruvo erano di gran lunga in minoranza e poco rumorosi, quindi l’obolo di € 100,00 è veramente gratuito.

La Società vuole sottolineare che nei precedenti 19 incontri di campionato il Ruvo non aveva mai subito un’espulsione, il che qualcosa deve pur significare.

Com’è difficile fare dello sport nelle nostre piccole realtà.

L’iscrizione al campionato costa circa € 3.200,00, ogni anno bisogna pagare l’altro obolo (multa) perchè non si riesce a fare un campionato giovanile: a Ruvo nascono in media quattro bambini all’anno, dei quali almeno due donne: sperando che gli altri due siano calciatori, per formare una squadra ci vogliono 10 anni, con l’aggravante che quando il più piccolo avrà l’età per giocare il più grande sarà all’università.

Non ci meravigliamo che lo sport, che poi si traduce  nel calcio, nelle piccole comunità stia sparendo, come presumibilmente a Ruvo.

Il titolo “l’INgiustizia sportiva” è inteso come il diritto di tutti a poter praticare lo sport, agevolando quelle società che praticano in ambiti particolarmente svantaggiati, come potrebbero essere le piccole comunità dove il calcio, il più delle volte, rappresenta l’unico sfogo per quell’esiguo numero di eroici giovani rimasti; non parliamo poi dello sport al femminile, praticamente inesistente.

L’A.S.D. Ruvo, per smorzare qualsiasi polemica, chiarisce che nulla è imputato agli atleti ed alla dirigenza dell’U.S.D. Lavello al quale vanno tutti gli auguri per un buon campionato, così come comprende le difficoltà nelle quali sono costretti ad operare i direttori di gara (molte volte ragazzini mandati allo sbaraglio) che spesso non vengono aiutati dai calciatori in campo.

La protesta, la critica, hanno fatto sempre parte del mondo del calcio, purchè le stesse rimangano nei limiti della decenza e dell’educazione.

A.S.D. Ruvo

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