Il mio lungo editoriale rivolto alla nuova direttrice del Quotidiano della Basilicata Lucia Serino (con gli scontati auguri di buon lavoro) oltre alle concrete proposte ripropone il ruolo importante del sottoscritto, di Ruvo del Monte e della Pro Loco in seno alla Redazione del Giornale più letto della Basilicata.
Carissimi Lucia e Paride,
dalla mia postazione di “cittadino attivo” e opinionista del Quotidiano vi formulo con forte emozione i miei più sinceri auguri per gli incarichi prestigiosi a Voi assegnati meritatamente.
Qualche tempo fa in un mio editoriale sul Quotidiano, io, notorio fustigatore e castigatore del familismo amorale lucano, approfondivo il BEL FAMILISMO dal volto umano.Un bel familismo prodotto dalla nomina della Tobagi nel CdA Rai e nella candidatura di Ambrosoli alla Presidenza della Regione Lombardia.
Figli che hanno onorato il grande sacrificio dei loro padri.
Con la nomina di Paride Leporace alla direzione di Film Commission e di Lucia Serino alla direzione del Quotidiano, anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo messo su e costruito un BEL FAMILISMO dal volto umano.
Sicuramente si leveranno una ridda di voci perfide e incontrollabili, che potrebbero , sulla carta , vanificare e opacizzare il nostro ruolo di opinionisti liberi e fedeli, del nostro Quotidiano (opinionisti, sin dalla prima ora, dal 2003, con la direzione di Anzalone).
Ma, sicuramente, non sarà così, sono convinto che si dimostrerà concretamente con gli atti e fatti che il Quotidiano resterà il nostro Giornale di riferimento.
Per l’onestà intellettuale che ci ha caratterizzato da sempre, dobbiamo ricordare che fu la direzione Anzalone ad aprire al percorso virtuoso del “Giornale dei Cittadini”.
Percorso antesignano rispetto ai socialnetwork odierni.
Paride ha dato continuità ampliando e slargando a livelli impensabili e a dismisura la platea dei lettori e degli intellettuali “disorganici” lucani coinvolgendo, in primis, e, con tanto successo, un vero fuoriclasse come il “controverso” Andrea Di Consoli.
Ho gia avuto modo di inviare i miei auguri al direttore Leporace dal Blog della Pro Loco di Ruvo del Monte.
Ruvo del Monte ha avuto una vasta eco nazionale e internazionale condita da una stagione culturale felice, grazie alla RAI di Rocco Brancati e al Quotidiano della Basilicata.
I reportages del Quotidiano sul grande giallista americano Ed Mc Bain ,cittadino onorario di Ruvo del Monte, e, le schede Rai di Rocco Brancati, hanno varcato i confini nazionali e sono giunti nelle grandi redazioni di New York e presso tante Università americane.
Sono convinto che con Lucia Serino continueremo a riproporre i nostri liberi e salaci editoriali ,senza veline e senza censure, come avvenuto in questi lunghi dieci anni.
Dobbiamo ricordare alla neo direttrice Serino che siamo quegli opinionisti che hanno scelto posizioni coerenti.
Abbiamo rinunciato, cara Lucia, a tante promesse di “posti al sole” di pregio, per continuare con determinazione un percorso di “uomini” con schiena dritta.
Il pennivendolo, sono convinto, ora più di prima, dopo il bellissimo e appassionante editoriale di addio del direttore Leporace e quello convincente del “padrone” Dodaro, non troverà spazio sul Quotidiano.
Il Quotidiano sarà ancora di più un giornale libero e terzista.
Un giornale terzista e libero che non si ciba di alcun tipo di zavorra.
Il Quotidiano deve continuare ad imbarazzare i poteri forti e al cittadino comune rendere visibile l’invisibile.
Il Quotidiano non si farà, come nel passato, dettare l’agenda dal potere politico, sarà sempre più vicino ai lettori e meno ai potenti e alle lobbies regionali.
Lobbies regionali che hanno sospeso da secoli per mera sudditanza e mero conformismo, dignità, libertà e autonomia.
A tal proposito, mi preme ricordare alla neo direttrice che sarebbe bello “rispolverare” lo stupendo approfondimento sull’autonomia (unico nel suo genere) pronunciato in Consiglio Regionale, qualche tempo fa, dal Presidente Vito De Filippo.
Un’autonomia sempre espressa compiutamente da quella categoria di “opinionisti con schiena dritta” del Quotidiano (che si assottiglia paurosamente).
Una categoria che non fa parte di quella schiera giornalistica affascinata dal conformismo del potere e da “riverenze” troppo esagerate.
Noi siamo, cara Lucia, gli opinionisti che criticano e che ragionano, che fanno tesoro delle origini umili della maggioranza dei rappresentanti politici lucani in seno al Consiglio Regionale, e, che, soprattutto, reagiscono e si indignano.
Siamo gli opinionisti che non hanno mai amato il popolo bue e le masse pecorili di marchesiana memoria (il riferimento va al grande Concetto Marchesi deputato comunista e rettore dell’Università di Padova) ma, al contrario, siamo quelli che hanno partecipato e ammirato il popolo “autonomo e libero” di Scanzano.
Per queste ragioni apprezziamo, ancora oggi, quel bel discorso sull’autonomia del Presidente (solo quello, purtroppo) a condizione che ci siano riscontri concreti alle parole pronunciate in Consiglio con grande pathos.
Era la prima volta, cara Lucia, che un discorso di spessore del Governatore De Filippo richiamava l’opinione pubblica, la stampa, i poteri economici locali e i partiti alle proprie responsabilità.
Responsabilità fatte di proposte e di impegno concreto, di serietà e di coerenza.
Su queste basi dovremo iniziare a lavorare con la nuova direzione Serino per fabbricarci gli anticorpi che mancano.
Da anni sosteniamo con argomentazioni serie che la Regione lucana non ha ancora “esperito” e sperimentato i veri anticorpi.
Si naviga a vista e non si previene alcun tipo di crisi strutturale sia economica che sociale.
L’Ambiente, il Petrolio, la Quinta mafia, le Concessioni svendute su Acque e Cave (altro serio problema lucano), la Povertà, le crisi strutturali industriali con le tante dismissioni, le morti bianche in agricoltura, il bieco familismo sono problematiche che non sono state mai seriamente aggredite.
Mancano da decenni una vera e seria programmazione economica e una seria legislazione sulle piattaforme petrolifere che possano dare il giusto ruolo ai Sindaci (nei giorni scorsi, dimissionari) della Val d’Agri.
Si lascia a una piccola mostra GAL e con una mediocre politica agricola il battage pubblicitario sui nostri stupendi prodotti di nicchia.
Attendiamo da qualche secolo un dibattito serio su un Piano industriale, su un Piano energetico mutuati da compensazioni concrete e non umilianti (card benzina).
Attendiamo da secoli una vera razionalizzazione dalle aree dismesse dei cimiteri industriali ai vari Patrimoni pubblici inutilizzati (non solo i palazzi pubblici di Potenza e Matera).
Razionalizzazione che ci possa fugare da tutti i dubbi e da tutti i sospetti di natura speculativa “finanziaria, economica e ambientale” come avvenuto nella ormai seppellita e dimenticata bancarotta della Mediterranea.
Purtroppo, cara Lucia, le nostre denunce e i nostri SOS sempre arricchiti da concrete proposte sono sempre più dispersi nel vuoto.
Vogliamo più autonomia e più forza per dare qualche lumicino di speranza in più a tanti giovani trentenni che hanno a cuore le sorti della regione.
Più dignità , Più Programmazione, Più autonomia nella logica del “credo” defilippiano.
Logica che si deve cibare di meno promesse e di più atti concreti, specie nel campo del federalismo fiscale, per la presenza delle nostre immani risorse energetiche,ambientali e idriche.
Devono essere questi i seri argomenti della campagna elettorale. (Condivido le denunce di Mattia)
Non possiamo più tollerare interviste monche, biascicate e senza costrutto.
Siamo stanchi di uomini politici mestieranti della politica e poco professionalizzati.
Ci vogliono uomini e donne con gli attributi giusti che sappiano coniugare bene “federalismo e risorse endogene”.
Siamo stanchi di governanti e di politici colonizzatori esterni (compresi i Monti e i Passera)e politici “colonnizzati” interni.
Vogliamo governi e ministri con onestà intellettuale e non facili demagoghi.
Vogliamo che queste battaglie non siano solo il frutto di meri dibattiti provocati dalla Stampa locale o dall’isolato opinionista del Quotidiano.
Vogliamo che le Giovani Generazioni scendano in Piazza per il loro futuro e, soprattutto, per costruire insieme ” dignità, libertà e autonomia ” prima di tutto.
Altre promesse e altri demagogici annunci non costruiscono alcun serio tessuto connettivo economico e lasciano invariato il contesto sociale e politico lucano dominato solo dagli “eterni” di sempre.
Spero che per te ,Cara Lucia, non sia un amaro risveglio.
Ti attende un improbo compito e un arduo e spossante impegno.
Che tu possa continuare nel “solco” tracciato da Anzalone, prima e nella “voragine” aperta dal tuo caro Paride, dopo.
mauro.armando.tita@alice.it