Un’altra importante manifestazione ha piacevolmente animato a Ruvo il pomeriggio della vigilia di Ferragosto: presso l’Anfiteatro Comunale è stato ricordato e celebrato con successo, alla presenza di un numeroso pubblico, il venticinquennale del “Notiziario Ruvese”, bimestrale di informazione di vita amministrativa e cittadina.
L’evento, organizzato dal Comune di Ruvo del Monte, è stato coordinato e moderato dalla Prof.ssa Vittoria Lucia Cefola, e ha visto intervenire un nutrito gruppo di relatori, intervallati da canti della tradizione popolare eseguiti dal “Coro della Memoria”, accompagnato dalla fisarmonica di Nicola Suozzi. E’ intervenuta anche, a sorpresa, la giovane e amatissima artista ruvese Lorena Ticchio, che ha eseguito il suo ultimo, recente singolo “D’estate”. La cultura – ha ricordato la prof.ssa Cefola – è tutta collegata, non va concepita come una serie di compartimenti stagni, ed ha sottolineato l’importanza che musica e canto hanno avuto nel recente periodo di “lockdown”, quando i canti dai balconi hanno contribuito ad unirci e a infonderci coraggio nella tragedia della pandemia. E la manifestazione è iniziata appunto con l’esecuzione dell’inno nazionale, seguito da un minuto di silenzio per ricordare le vittime del Covid-19.

L’arch. Michele Metallo, Sindaco nonché Direttore Editoriale del “Notiziario Ruvese”, nei suoi saluti introduttivi ha ricordato che il periodico vive grazie all’impegno di persone che gratuitamente mettono a disposizione il loro tempo e la loro passione; da timido ciclostilato in bianco e nero, è col tempo diventato una testata di tutto rispetto che, a cadenza bimestrale, ha l’importante funzione non solo di informare su tutto ciò che avviene all’interno della comunità, ma soprattutto di fare da collante, mantenendo vivi e saldi i rapporti con il loro paese d’origine di tutti i ruvesi che vivono altrove, in Italia e all’estero, e che ricevono il periodico in abbonamento. E il suo auspicio è che Peppino Santomenna, Segretario di Redazione del “Notiziario Ruvese”, suo animatore e vero “factotum”, continui ad esserlo anche dopo il pensionamento ormai prossimo, correndo, scrivendo e fotografando con passione, così come ora lo si vede fare ad ogni manifestazione.

Dopo l’introduzione della prof.ssa Cefola sull’importanza della comunicazione, che deve essere semplice e comprensibile, sul passato di cui non si può fare a meno, e sul “Notiziario Ruvese” come “fonte” per lasciare una traccia, scritta e perpetua, nella e della comunità, sono intervenuti i numerosi relatori: Peppino Santomenna ha sottolineato che il “Notiziario” ha dato voce ai cittadini, raccontando senza faziosità e distinzioni tutti gli avvenimenti, spesso riportando discorsi integrali, e con l’accompagnamento di tante foto; il senso d’identità non vuol dire chiusura ma dialogo e coinvolgimento; per molte ragioni è importante anche oggi stampare il periodico in forma cartacea (maggiore comprensibilità, immanenza nel tempo…), solo una piccola parte dei costi grava sulle casse comunali, il “Notiziario” si mantiene soprattutto tramite gli abbonamenti. La cultura deve unire e mai dividere una comunità; egli ha assicurato il suo impegno per la crescita del bimestrale anche dopo il pensionamento. L’ins. Michele Traficante, Direttore Responsabile del “Notiziario”, si è detto orgoglioso di essere cittadino onorario di Ruvo, alla cui comunità il periodico fa onore, costituendo un forte legame con coloro che vivono altrove. Pasquale Tucciariello, professore emerito, scrittore e giornalista, ha parlato del bisogno di storia, e l’appartenenza è storia: non storia fredda, non somma di dati e di date, ma legami, e possibilità di partecipare anche emotivamente a fatti realmente accaduti. Bisogna provare a tornare alle radici, alla dimensione affettiva e umana, esistenziale e storica. Recuperare la memoria storica di un popolo significa guardare ai contesti locali, recuperando i valori della tradizione e rendendo solidi i legami. Bisogna guardare oltre l’apparente quadretto di colore che il periodico , con la sua semplicità disarmante, offre del paese, e vedervi evidenziato un tempo di vita più a misura d’uomo. Il “Notiziario Ruvese”, giornale a dimensione umana, va visto come strumento per stabilire legami e identità, che già esistono e vanno rafforzati; e questa è la sua missione, in accordo con amministratori e dirigenti della comunità, così come ognuno deve avere una missione, in una comunità nazionale che privilegi un’economia civile piuttosto che quella politica, per una società del “benvivere”.

Il dott. Mauro Armando Tita, sociologo, ha rievocato gli anni Settanta nella comunità di Ruvo, quando i giovani potevano godere dell’”edicola casalinga dello zio Pasquale” ed essere così a conoscenza di quel che accadeva; profondo è il suo rammarico per l’attuale situazione di un quotidiano storico, anche per Ruvo, come “La Gazzetta del Mezzogiorno” e per le vicende umane e lavorative dei suoi collaboratori.
Il dott. Armando Lostaglio, giornalista e critico cinematografico, ha ricordato l’importanza del cittadino onorario ruvese Evan Hunter/Ed McBain, con la sua sceneggiatura de “Gli Uccelli” di Alfred Hitchcock, film del 1963 fondamentale nella storia del cinema, e con il romanzo “Le Strade d’Oro” dedicato al nonno ruvese; ha chiesto di intitolargli una strada o una piazza, e di dedicargli una giornata ogni anno: qualificarci con i nostri borghi è la nuova sfida del “turismo di prossimità”.
Il Parroco, prof. don Gerardo Gugliotta, ha ricordato che in molti dei suoi articoli apparsi sul “Notiziario” egli ha affrontato il tema della “condivisione”, di grande importanza: richiamandosi al testo del Levitico, ha ricordato come tutti i beni della Terra siano di tutti gli abitanti della stessa. E la condivisione deve avvenire non solo fra i membri della comunità parrocchiale ma anche fra i comuni vicini.

Gianluigi Laguardia, giornalista e rappresentante del Consiglio Regionale di Basilicata, ha sottolineato come oggi l’informazione sia profondamente cambiata, e come il sistema d’informazione – servile e non più al servizio – sia manipolato; per questo è da considerare una fortuna il fatto di avere a Ruvo una testata giornalistica che si occupa e si preoccupa dei problemi locali. E’ un bene che il “Notiziario” venga stampato in forma cartacea ed inviato ai ruvesi lontani,tuttavia – poiché oggi l’informazione si fa soprattutto sui “social”, occorre che anche il “Notiziario” si adegui ai tempi del cambiamento, abbinandolo ad un “contenitore social”, quale ad esempio il sito del Comune. Il traguardo raggiunto è importante, ma bisogna ricaricarsi di entusiasmo, investire anche sui giovani, ed essere sempre più una comunità.
L’Assessore alla Cultura, geom. Raffaele Mira, nelle conclusioni ha sottolineato come Ruvo, nonostante i suoi appena mille abitanti, sia un borgo doppiamente fortunato, potendo disporre sia di un periodico cartaceo come il “Notiziario” che di un sito telematico come quello della Pro Loco. Ha letto inoltre una e-mail del dott. Umberto Blasucci, collaboratore del “Notiziario Ruvese” dove parla di salute, impossibilitato a presenziare all’evento, per i suoi impegni lavorativi causati dalla recrudescenza dei casi di Covid-19 in Abruzzo, dove vive.
Al termine della bella e interessante serata, sono stati consegnati numerosi attestati di collaborazione e ringraziamento a cittadini che si sono impegnati in attività in favore del “Notiziario Ruvese”.
Lina Spedicato
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