Un Sindaco pasticcione

pasticceria romanoRuvo: Il j’accuse dell’opposizione al primo cittadino.

Sotto la lente il fondo di coesione interna.

Articolo di Daniele Masiello pubblicato sul “Quotidiano di Basilicata” il 05 novembre 2013

RUVO DEL MONTE – Tiene banco la cronaca politica in quel di Ruvo e, con essa, storie, secondo l’opposizione, di ordinario spreco di fondi pubblici.

E’ la minoranza in seno al Consiglio Comunale con i Consiglieri Barbara Salvatori e Pietro Graziano ad alzare il sipario ed accendere i riflettori su più di una vicenda che sembrava caduta nel dimenticatoio.

“Nel marzo 2010 – denunciano i Consiglieri di minoranza – il Comune di Ruvo del Monte partecipava al bando regionale denominato Fondo di Coesione Interna – Legge Regionale n.10/2002 – Misura 1 Annualità 2009 – destinato a finanziare spese per progetti di investimento, proposti dai singoli Comuni beneficiari, con obbiettivi di conservazione, protezione, e valorizzazione del territorio e delle sue risorse”.

“Con delibera n.17/2010 il Comune di Ruvo destinava le assegnazioni previste dal bando al finanziamento di tre progetti: recupero delle aree destinate a verde pubblico, con realizzazione di recinzioni in legno, acquisto ed installazione di giochi per bambini ed arredo urbano, manutenzione straordinaria campo di calcetto con rifacimento manto erboso sintetico; completamento impianto pubblica illuminazione, fornitura e posa in opera di insegne pubblicitarie”.

I due consiglieri sostengono che “dopo due solleciti da parte della Regione tesi al perfezionamento della domanda, l’Ufficio Tecnico del Comune si risolveva a trasmettere alla Regione tutta la documentazione necessaria (delibere di giunta, progetti, planimetrie, etc.).

Nel mese di luglio 2010 la Regione Basilicata comunicava che i progetti presentati dai 70 Comuni beneficiari erano in fase di approvazione e che la somma spettante al Comune di Ruvo del Monte era di euro 69.578,57″.

“Con Delibera n.90 del 12/10/2012, la Giunta Comunale, dopo aver attribuito la responsabilità dell’Ufficio Tecnico al Sindaco, approvava una rimodulazione dei progetti originari, prevedendo in particolare: intervento di riqualificazione della villa comunale con acquisto ed installazione di giochi per bambini ed arredo urbano; manutenzione straordinaria campo di calcetto con rifacimento manto erboso sintetico; recupero delle aree destinate a verde pubblico”.

La Minoranza fa notare che “l’art.6 della Disciplina di Allocazione del Fondo di Coesione vietava la sostituzione dei progetti ammessi a contributo, di conseguenza, con nota del 28/05/2013 la Regione Basilicata revocava il finanziamento per decadenza del termine previsto per la ultimazione dei lavori”.

“E pensare che nel corso di una seduta del Consiglio Comunale, quella del 28/07/2011, il Sindaco Romano aveva assicurato che i lavori di riqualificazione della villa comunale sarebbero iniziati di lì a breve.”

Come se non bastasse pare si sia voluto fare il bis.

“E che dire del contributo di euro 150.000 destinati alla messa in sicurezza della Torre Angioina che l’Amministrazione Romano si è vista revocare per non essere riuscita ad acquistare interamente la proprietà del suddetto immobile entro i termini di decadenza previsti?”

“Ma il fatto più grave consiste nell’aver acquistato solo una parte della proprietà della torre con anticipazioni prelevate indebitamente dai fondi della legge 219/81, vincolati esclusivamente per finanziare i lavori di ricostruzione conseguenti al sisma dell’80”.

“Insomma – concludono i Consiglieri – un vero e proprio pasticcio che ha avuto ben tre conseguenze negative: un indebito utilizzo di fondi pubblici, la perdita di un cospicuo finanziamento. il mancato acquisto dell’intera proprietà della Torre Angioina da parte del Comune”.

sindaco pasticcione

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