RIEVOCAZIONE STORICA “10 AGOSTO 1861” 13 esima edizione

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il 10 Agosto 2024, come da tradizione, si è svolta per il corso di Ruvo del Monte la 13° edizione della rievocazione storica del “10 Agosto 1861” entrata a far parte del Patrimonio Culturale Intangibile della Regione Basilicata.

Questa manifestazione, solitamente, si svolge in due giornate, una dedicata al racconto storico dei fatti drammatici del 10 agosto 1861 ed un’altra dove sono state raccontate e dimostrate le tradizioni, gli usi, i costumi e la vita socio-economica al tempo del brigantaggio. L’anno scorso è stato trattato l’allevamento e la pastorizia . Tanto si è detto circa la figura del pastore, nell’ economia locale e circa le dure condizioni del suo vivere, sempre in continuità, a cominciare dal 2011. Il filo conduttore è sempre e solo: “Il viaggio dei ricordi” per conservare la memoria. Il percorso, a cominciare dall’anno scorso è “ Un viaggio dei sapori della tradizione” che ben si collega con la sagra dei cavatelli e quella dell’ agnello, il Notiziario Ruvese e la “Multisala della Memoria” .Si è cercato così di non lavorare a compartimenti stagno per formare l’uomo ed il cittadino. L’ ENTE locale, scuola ,ed Associazioni, devono avere un progetto unico, che poi si snoda nei vari gruppi, facendo così anche orientamento. Messaggio difficile ,lo so…. Difficile da realizzare. Basta però avere le idee chiare, quindi un buon coordinamento. Gli interventi Culturali non devono essere occasionali ,ma avere sempre come obbiettivo la formazione integrale dell’individuo. Ciò è avvenuto ieri e nel passato. Apposite scene hanno fatto vivere dal vero come si realizzano i prodotti derivanti dagli allevamenti a partire dal latte. Si è fatto rivivere la figura della lattaia, ormai andata in pensione dai frigoriferi. I ragazzi hanno ben compreso che il latte non lo produce la busta del supermercato. Hanno assistito dal vero la mungitura e la trasformazione del latte in formaggio e ricotta. Un’altra figura emblematica è stato il macellaio, artefice della macellazione e della trasformazione della carne. Si è trattato in particolare l’uccisione del maiale e la relativa dispensa della famiglia di un tempo. Il maiale si ammazzava nei mesi freddi tra Dicembre e Gennaio, ci si sposava anche in quei mesi, perché i lavori dei campi erano sospesi. Dopo il tanto desiderato matrimonio, in quegli anni tristi della seconda metà del 1800, stante lo stato di miseria imperante, molto spesso il marito era costretto ad emigrare per dare un futuro migliore alla propria famiglia. L’emigrazione una maledetta piaga che ha colpito il nostro Sud. Nel 1861 si compie L’unità d’Italia, ma a quale prezzo? Il meridione versava nella profonda miseria, ponendo la popolazione ad un bivio: “O Briganti o emigranti”. La nostra Basilicata scelse di appartenere ai briganti ed il 10 Agosto 1861 assalirono Ruvo, bruciando, saccheggiando ed uccidendo una quindicina dei suoi notabili e facoltosi abitanti. Bella la partecipazione attiva dei bambini che come premio hanno fatto dei giri in piazza Ungheria con i mini pony ed il “cavallo, del macellaio”.

Mi auguro che qualche messaggio sia giusto e rimasto su quella tavola di ognuno di noi su cui si scrive ogni giorno. Le poesie declamate da Emilio D’Andrea sono state di profondo significato.

Ringrazio tutti per la grande collaborazione.

Gli organizzatori nelle persone di LUCIA CEFOLA E PEPPINO SANTOMENNA insieme agli altri Volontari che hanno preso parte all’organizzazione della suddetta manifestazione, l’hanno fatto a TITOLO GRATUITO come negli ultimi 13 anni.

PRESIDE VITTORIA LUCIA CEFOLA

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