Nel Ventennale del Museo Civico “Prof. Michele Di Napoli” istituito nel lontano agosto 2000 dall’Amministrazione Comunale di Ruvo del Monte guidata dal Sindaco Giuseppe Domenico Fasano, mi corre obbligo da ex addetto stampa e pubbliche relazioni/direttore del Notiziario G.A.L. (Gruppo Archeologico Lucano) nonché ex Vice Sindaco e Assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura (1980/85)”patrocinare” una seconda pubblicazione scientifica dopo quella del lontano 1983, avente solo scopo divulgativo, senza fini “accademici” o di lucro, circa la magnifica, favolosa , positiva e complessa problematica dell’Archeologia a Ruvo del Monte. Questa brochure dall’intrigante titolo “Il Fascino dell’Archeologia a Ruvo del Monte tra Ricerche e Rassegna Stampa” si avvale del design di Peppino Ferrieri, degli interventi di Gerardo Gugliotta, Michele Di Napoli, Mario Atzori, Antonio Rita, Giovanni Grieco, Marilina Tita e il sottoscritto, nonché degli interessanti e stupendi contributi scientifici di Angelo Bottini, Massimo Osanna, Michele Scalici, Alfonsina Russo e “Il Vulture.it”.

La copertina riporta il “pezzo”più bello dei ricchi rinvenimenti archeologici di Ruvo del Monte, il Candelabro Etrusco, pubblicato sul Bollettino d’Arte nel 1990 dal direttore degli scavi dell’epoca, Angelo BOTTINI , divenuto in seguito Alto Dirigente MIBACT come Massimo Osanna, dirigente generale del Parco Archeologico di Pompei, che ha pubblicato a sua volta con il prof. Michele Scalici i nuovi dati e le nuove prospettive di ricerca della Necropoli in loc. S. Antonio, senza dimenticare gli studi sull’età arcaica e sulle popolazioni di stirpe apula (in primis Ruvo del Monte e Ripacandida)della prof. Alfonsina Russo e la “Tomba degli sposi” custodita nel grande salone inferiore del Museo Nazionale del Melfese e raccontata da “ Il Vulture.it “. In tutti gli studi e in tutte le riviste scientifiche è stato risaltato più volte il ruolo preminente svolto dalla sezione locale del Gruppo Archeologico Lucano. Un ruolo efficace di segnalazioni riconosciuto dalla Soprintendenza Archeologica dell’epoca , guidata dal grande Dinu Adamesteanu , e confermato nella nota del dr. Angelo Bottini, del febbraio 1977, indirizzata al responsabile della Sezione GAL ,Prof. Don Gerardo Gugliotta: “Sono lieto di poterle confermare che, grazie alla tenace opera di segnalazione del vostro Gruppo, Ruvo del Monte è stata ufficialmente inserita nell’elenco delle località dove eseguire saggi nel corso della prossima campagna di ricerche”. Non va sottaciuto il ruolo importante del Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Prof. Michele Di Napoli nel creare i presupposti tecnici (con una ampia documentazione di spessore, contemplata nella deliberazione di Giunta del 12 aprile 1977), per l’istituzione del Museo Civico, dedicato successivamente alla sua memoria .Consentitemi, infine, condividendo l’orgoglio dei componenti della Sezione GAL dell’epoca , di dedicare il mio ultimo pensiero al successo planetario del nostro Candelabro etrusco definito “Modello Inimitabile” durante la meravigliosa Mostra internazionale di Vetulonia (Grosseto)nel novembre 2013. Agli Amministratori Comunali, al Sindaco Arch. Michele Metallo, al giovane Assessore alla Cultura, Raffaele Mira, a Franco Fasano , Piero Mira e all’intero Direttivo della Pro Loco, al responsabile del Museo Parrocchiale Domenico Grieco e il giovanissimo Pio Larotonda con i suoi brillanti operatori culturali, in primis, Lina Spedicato e il Prof. Domenico Calderone, il compito immane di proseguire su tale percorso perché come sostenuto dal Prof. Don Gerardo Gugliotta “ i valori culturali e storici di una comunità sono un vincolo di unione fra i suoi componenti , un elemento di alta educazione civica e morale, uno sprone a guardare il futuro con dignità e fiducia. Tutti i cittadini ruvesi e quanti amano le nostre terre con questi studi e queste ricerche potranno documentarsi meglio e meglio approfondire nell’humus del passato, a volte drammatico , a volte glorioso le radici spirituali del presente”. Spero, infine, dal profondo del cuore che questo Ventennale del Museo Civico “Prof. Michele Di Napoli”, questa interessante brochure e la già citata Mostra del Modello Inimitabile “Candelabro Etrusco di Ruvo del Monte” di Vetulonia(Grosseto), possano rappresentare una vera opportunità socio-culturale e turistica per i cittadini e le nuove generazioni ruvesi . Opportunità socio-culturale perduta per venti anni e mai più ritrovata.
Mauro Armando dr. TITA, Già Vice Sindaco e Assessore alla Cultura (1980/85) del Comune di Ruvo del Monte e addetto stampa e pubbliche relazioni GAL (Gruppo Archeologico Lucano).