Metafore e nichilismo odierno

In questi giorni di crisi pandemica, sociale, economica e politica sarebbe opportuno fare un chiarimento comprensibile scomodando gli “Autori” che ci comunicano determinati messaggi con metafore e similitudini.
L’autore ci raccomanda che sarà bene chiarire il significato di queste parole e imparare a usarle in modo appropriato.
Nel nostro odierno linguaggio politico la metafora consiste nel trasformare una parola , un’espressione in una immagine figurata.
Un esempio : “Matteo è una volpe”. Ovviamente Matteo non è una volpe, ma, noi lo immaginiamo tale, con questa espressione vogliamo dire che Matteo è furbo (ogni riferimento a Matteo Renzi è voluto, anche se sulla irrisoria posta finanziaria del Recovery Fund rivolta ai Giovani ha ragione da vendere).
La similitudine ha le stesse caratteristiche della metafora, vi si differenzia perché esprime un confronto, un paragone.
Con queste premesse si chiariscono le metafore politiche di questi ultimi tempi, anzi di questi ultimi giorni, incomprensibili a tanto popolo democratico (non solo del PD) italiano.
La fuoriuscita da una ideologia, un tempo ragione di vita, ci ha portati al nichilismo odierno.
Sono queste le serie motivazioni che ci fanno propendere per il sarcasmo al fine di disinnescare una mina vagante chiamata Italia Viva e rifugiarci nell’amara ironia per sdrammatizzare una situazione politica esplosiva.
Per decenni nel firmamento della politica italiana e lucana, in particolare, abbiamo assistito al dualismo parlamentare tra i Falchi e le Colombe.
Ai falchi e alle colombe di ieri si sono aggiunti i piccioni viaggiatori e gli uccelli paduli di oggi.
I parlamentari /falchi ovviamente non sono falchi, ma, noi li figuriamo tali in quanto intransigenti, severi e massimalisti.
I parlamentari/colombe noi li immaginiamo tali perché vogliamo dire sono miti, dialogici e amanti delle mediazioni.
I parlamentari /piccioni viaggiatori sono quei parlamentari dediti al tradimento dell’elettorato e alla transumanza da un gruppo parlamentare a un altro, (solo il Movimento Cinque Stelle ne conta quasi quaranta, un record mai battuto prima nella Storia della Transumanza… “Repubblicana”).
Questi Piccioni viaggiatori sono da qualche tempo (ricordate l’amara vicenda della compravendita dei Senatori da parte di Berlusconi con relativa condanna a tre anni dell’ex Premier)considerati e riconosciuti come Responsabili(sic!!!).
Una Etica parlamentare rovesciata.
I parlamentari /uccelli paduli, infine, senza entrare nel merito della rima baciata, sono i peggiori, sono i parlamentari che portano sfortuna, sono quelli dotati di sporgenze inguinali, sono menagramo e iettatori, sono quelli che leggono poco e non approfondiscono.
Michele Mirabella sulla Gazzetta del Mezzogiorno di Domenica 3 Gennaio 2021 ci ha ricordato che tutti scrivono nessuno legge.
In questo campo noi lucani siamo i recordmen, abbiamo uno dei più bassi indici di lettura d’Italia.
Nel biasimato periodo fascista la lettura era “venerata” e veniva tanto rispettato dalla maggioranza dei lucani alfabetizzati il famoso detto: “Libro e Moschetto, Fascista perfetto”.
Oggi, purtroppo, siamo all’Uccello Padulo e… bisogna rasentare i muri e offrire il petto e non le spalle. Altrimenti…

Mauro Armando Tita

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