L’attualità di Dante Alighieri

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  • Conosciamo bene il ruolo fondamentale che Dante ha avuto e continua ad avere nella storia della letteratura italiana. Egli, infatti, ne è il padre. All’interno delle sue opere emergono tutti gli aspetti riguardanti la vita durante il Medioevo. Tratta temi sociali, politici, religiosi,  scientifici e linguistici che possiedono, quindi, un profondo valore universale ed è possibile collocare ognuno di essi in qualsiasi spazio temporale. Dante è egli stesso un poeta universale ed il suo viaggio è il viaggio di ognuno di noi, il viaggio che ogni uomo compie nel corso della propria vita. Lo scopo di Dante è proprio quello di riuscire a portare all’interno dell’animo umano un cambiamento. Un cambiamento dovuto alla riflessione su ciò che il sommo poeta ci presenta. Egli ci mette a stretto contatto con Dio, con la sua esistenza, ci parla del libero arbitrio, di immortalità e della vita che esiste dopo la morte. Dante ha voluto portarci con sé e porci di fronte ad un’immensa e profonda meditazione. E’ un uomo come tutti noi avvolto da turbamenti, dubbi e paura di non essere all’altezza di affrontare lo straordinario viaggio narrato all’interno della Divina Commedia. E’ proprio questo uno dei motivi principali grazie al quale ognuno di noi ha la possibilità, seppur in parte, di immedesimarsi nella figura del poeta, vivendo in prima persona le sue esperienze e sentendo sulla pelle il brivido e le emozioni che ne caratterizzano l’essenza. Tutti, in modo consapevole o meno, ritroviamo noi stessi in Dante e vorremmo, anche solo per una volta, avere un Virgilio nelle nostre vite, al nostro fianco. Una guida alla ricerca della nostra identità con il conseguente ritrovamento di noi stessi e dei nostri valori. Vorremmo anche noi, in fondo, un Virgilio che ci prenda per mano e che  sia in grado di sfiorare il nostro animo, di indicarci la strada e di accompagnarci durante il cammino della nostra esistenza, meraviglioso sì, ma difficile, ricco di ostacoli. La poesia di Dante conserva a pieno l’integra modernità e attualità trattando la ricerca dell’amore e la riscoperta di noi stessi. E se volessimo fare un confronto con ciò che per ognuno di noi rappresenta l’adolescenza, riusciremmo a trovare dei diretti collegamenti. I turbamenti che Dante ci confida, la paura di non riuscire a superare gli ostacoli che gli si presentano, di non essere in grado di affrontare il viaggio della vita, rappresentano a pieno questi nostri anni così complessi, anni di continue lotte interiori, di continui dubbi esistenziali. La vita è un percorso infernale, composto complessivamente da gioia e dolore. E’ proprio alla fine di esso che riusciremo a veder le stelle nell’immensità del cielo, a capire quali sono i valori fondamentali, l’essenza del nostro animo, della nostra esistenza. Dante ci offre un ampio scenario di emozioni, ci permette di immedesimarci nella narrazione, nei discorsi, nelle riflessioni. Particolarmente significativo, profondo ed emozionante è il discorso di Francesca presente nel canto V dell’inferno. Seppure al giorno d’oggi sia raro trovare un amore di uguale autenticità tra noi giovani, troppe volte superficiali, ogni sua parola rappresenta una corda di violino e, verso dopo verso, riesce a far vibrare il nostro cuore e a farci udire la melodia dell’amore eterno che sopravvive oltre i confini della morte. Dante, inoltre, tratta di politica, di corruzione, tema particolarmente attuale, in quanto è proprio quest’ ultima a rappresentare uno dei motivi principali del malfunzionamento dello stato, un ostacolo dal punto di vista economico e, soprattutto, al fine del raggiungimento del bene comune. Alla base del suo pensiero troviamo la religione ed il rapporto che essa possiede con la realtà. Dante ci invita a credere in Dio, ad affidarci a lui nei momenti di sconforto per ritrovare il coraggio e riscoprire la bellezza dei sentimenti veri. Ci apre un mondo mostrandoci la vita e l’uomo in modo del tutto attuale, con uno stretto collegamento tra passato e presente, le nostre aspirazioni e il nostro desiderio di raggiungere la felicità, la beatitudine. Dante ci incoraggia a lasciarci trasportare ed abbracciare dall’amore, dal bene e ci fa riflettere su ciò che, invece, rappresenta il male. Ogni verso è ricco di quotidianità, politica, teologia, filosofia ed è in grado di trasportarci oltre il confine del tempo. All’inizio dell’inferno Dante si trova nella “selva oscura”, una foresta buia, angosciante ed inquietante all’interno della quale il poeta si sente perso, smarrito. Ognuno di noi, in questo periodo, ha compreso a pieno il significato di angoscia, paura, smarrimento. Siamo costretti a convivere con la solitudine, con la lontananza dai nostri affetti più cari, dai nostri amici. Potrebbe, quindi, essere questo un viaggio che Dante ci chiede di affrontare? A mio parere, si. Proprio come lui, dobbiamo ritrovare la speranza, la forza e, giorno dopo giorno, stiamo riscoprendo alcuni valori che fino a poco tempo fa erano venuti a mancare. Proprio come Dante, al termine di questo tormentato viaggio, riusciremo a raggiungere l’immensa beatitudine che la vita ci riserva e riusciremo, con il suo stesso coraggio, ad uscire dal tunnel, a superare il percorso infernale e, infine, ad ammirare le stelle, le più luminose. Dante è passato, presente e futuro, è amore, passione, bontà. Dante, il padre della letteratura e della lingua italiana, risiede in ognuno di noi, nei nostri cuori e nella profondità del nostro animo. 

Carmen Pia Ricci

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