Grande sorpresa nel girone A di Calcio a 5 di serie D: il freddo e il gelo frenano la corsa travolgente del Rufria 2018, che perde intra moenia col forte Futsal Rapolla per 3 a 5.

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La partita di recupero dell’ultima giornata di andata, già rimandata per neve a suo tempo, fissata ex novo, inusualmente, alle 19:00 del 9 febbraio, inizia alle 18:58, dopo un minuto di raccoglimento per le vittime della guerra in corso, ordinato dalla LND. Su un terreno ghiacciato, a causa della temperatura di 0°, con tasso di umidità del 75%, tra montagne di neve lungo il perimetro esterno del rettangolo di gioco open air di via Falcone, si affrontano la 2^ e la 3^ del girone A di serie D lucana di Calcio a 5. L’ASD Rufria 2018 schiera la seguente formazione: 12) Lovallo Valentino; 99) Tridenti Giovanni; 6) Patrissi Vincenzo; 21) Colangelo Antonio (cap.); 22) Tita Giovanni (v. cap.); 10) Tita Michele; 1) Silvestre Davide Gerardo; 85) Colangelo Giovanni; 77) Pizzirusso Mattia; 18) Pizzirusso Alessio; 9 Scura Sebastian. Il Futsal Rapolla risponde con un organico molto esperto e collaudato formato da: 1) Cavaliere Roberto (cap.); 5) Lamorte Giuseppe; 6) Stante Biagio; 8) Silvestri Francesco (v.cap); 9) Lallo Michele; 10) Sportiello Alessandro; 14) Faruolo Biagio; 15) Stante Andrea; 18) Di Muro Marco; 19) Mariniello Loris.

Nonostante l’effetto pattinaggio provocato dall’invisibile, inevitabile pellicola di ghiaccio che ricopre il manto erboso sintetico, al 7’ del 1° tempo, la squadra di casa assapora il vantaggio con un gran diagonale da sinistra, tipico del suo repertorio, di capitan Colangelo A. (21), seguito al minuto successivo da un tiro di punizione del N.9 del Rapolla, Lallo,ribattuto fortunatamente dalla retroguardia ruvese con qualche affanno. Sono i prodromi di una battaglia al “calor bianco” che avrà sviluppi sorprendenti ed inaspettati. Infatti, al 10’ arriva il pareggio ad opera del N.10, Sportiello; e il doppio sorpasso al 12’ e 13’ dello scatenato Lamorte G. (5) per il 3 a 1 a favore degli ospiti, che sembrano destreggiarsi meglio su quel manto viscido, tant’è che al 14’, per frenare una incursione del velocissimo N. 8, Silvestri F., di origini ruvesi, un calciatore “innominabile” rufriese ha dovuto “falciarlo”, provocando il rigore per il Rapolla, calciato e realizzato dallo stesso “oriundo” ruvese. E’ buio pesto per i locali, nonostante l’ottima illuminazione fornita dall’apposito impianto. Quindi, un breve time out, chiesto da mister Scalera per un rapido conciliabolo e, subito dopo, come per incanto, al 17’, ancora capitan Colangelo, capitalizzando un velocissimo e preciso scambio con il suo omonimo Giovanni Colangelo ( 85), con un incredibile tacco alla Mancini riesce a trafiggere l’imbattibile Cavaliere R. (1) per il 4 a 2. Al 22’, il vicecapitano Giovanni Tita (22) si fa neutralizzare un tiro di punizione dalla barriera ma, dopo attacchi alterni tra le due compagini, al 30’ il bravissimo Lovallo V. (12) riesce fortunosamente a respingere di piede un goal già quasi fatto del N. 5 Lamorte G.

Si va al riposo sul parziale di 4 a 2 a sfavore degli ospitanti. Un risultato inaspettato dopo l’abbondante/eclatante vittoria del Rufria per 19 a 3, sul campo del Muro Futsal, ma si sa: dopo le vacche grasse, arrivano sempre quelle magre. Il 2° tempo inizia dopo una brevissima pausa tè a base di ”fiele”, tanta è la rabbia che cova nei <cinghiali> rufriesi, puniti finora molto al di là dei propri demeriti. Si spera, comunque, nel miracolo, grazie al subitaneo goal al 2’ di Giovanni Colangelo (85) , giocatore supertecnico in difficoltà sui suoli scivolosi. Ma a stroncare ogni velleità di rimonta ci pensa ex novo l’oriundo ruvese Silvestri F. al 5’, con un tiro imparabile, a suggellare una giornata fortunata per la 3^ in classifica. A questo punto i giochi sono fatti, perché le due squadre sono esauste e il Rufria non ha più né la forza, né la lucidità per recuperare un risultato che nessuno avrebbe vaticinato, prima di oggi. Prova ne è la grande quantità di occasioni sprecate sotto porta dagli attaccanti ruvesi, evidentemente con le “polveri” bagnate, come al 29’ del 2° tempo, allorquando l’insolito Michele Tita (10), dopo una lunga fuga iniziata dalla sua area, si presenta vis à vis all’insuperabile portiere avversario e si fa ipnotizzare: resta 5 a 3 per loro. Questo è il resoconto “tecnico” dello sfortunato match casalingo contro il forte, ben organizzato Futsal Rapolla che, praticando un gioco pragmatico, piuttosto che tecnico, ha vinto meritatamente. Ora, smettendo i panni del cronista, indosso quelli di dirigente per ringraziare chi, a vario titolo, ha coadiuvato il presidente del Rufria, Fasano, nella spalatura delle montagne di neve, scesa copiosa come non mai negli ultimi anni, consentendo alla Società di adempiere agli obblighi di Lega. La mia gratitudine va esternamente ai sigg.ri : Salvatore Ricci, Arcangelo Rubino e Georghe Bente; e inter nos ai tesserati : Antonio Colangelo; Danilo Lapadula; Vincenzo Patrissi; Sebastian Scura; Giovanni Tita, Michele Tita.

Post scriptum: a chi, sull’onda dell’amarezza per la sconfitta subita, ha lanciato ingenerosamente il suo “J’accuse” al modus operandi del sodalizio di cui faccio parte, giovi ricordare che l’ASD Rufria 2018, di cui rivendico il conio della denominazione, è basata sul volontariato di ogni singolo componente, ed oggi, più che mai, risulta veramente difficile portare avanti un campionato agonistico, per via dei complessi protocolli buro-sanitari a cui la macchina organizzativa societaria deve adempiere. L’occasione mi è propizia, dunque, per raccomandare a tutti l’osservanza del vecchio “comandamento” latino: “Ne sutor supra crepidam iudicaret”.

Prof. Domenico Calderone

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