Tornano gli incidenti gravi sul lavoro in Basilicata. A distanza di pochi giorni nelle prime settimane del 2023 due incidenti sul lavoro gravissimi.
Noi siamo tra i pochi che non abbassano la guardia sulle morti bianche e sugli incidenti gravi, siamo tra coloro (lo abbiamo titolato sulla Gazzetta)che non glissano sull’argomento il giorno dopo.
Come volevasi dimostrare anche questa amara vicenda è stata vissuta da RAI TRE Basilicata con un freddo comunicato evaporato il giorno dopo.
In particolare l’incidente grave del giovane ventiquattrenne folgorato in un cantiere edile, targato Superbonus 110%, ci rimanda alla Basilicata post-sisma degli anni ottanta. Aumentavano le occasioni di lavoro diminuiva la sicurezza nei cantieri.
Ho dedicato un ventennio della mia vita di funzionario FSE e di opinionista al dibattito sulla Sicurezza non solo in termini di impianti e attrezzature ma soprattutto di risorse umane con le figure emergenti dell’epoca, i cosiddetti “security manager”.
Ricordo con viva soddisfazione la richiesta della Direzione Generale dell’epoca per una mia partecipazione ai corsi di “Management sulla Sicurezza” organizzati dall’Enfap/ UIL di Ravenna . Corsi propedeutici di alto profilo a corredo della legislazione di riferimento. La famosa legge “626” del 1994. Altri tempi, altre sensibilità.
Da sempre le forze politiche glissano su Pacchetti Treu e Jobs act , sulla precarietà patogena “madre scellerata” dei subappalti e dell’assoluta assenza di elementari garanzie da fornire al povero lavoratore.
Riprendere in Basilicata la stagione del “Security Manager” in ogni azienda e in ogni cantiere è importante .
Avere una “Carta della Sicurezza” degna e rispettosa della “626” è d’obbligo.
Imporre un nuovo e aggiornato Patto tra “Regione, Associazioni datoriali, sindacali e Istituzioni pubbliche preposte” alla luce del Superbonus 110 e dei prossimi investimenti PNRR con le relative cantierizzazioni è urgentissimo.
Lasciamo le quattro “i” Insensibilità, Incoscienza, Indifferenza, Ignavia in soffitta, riproponiamo il vecchio “Modulo Formativo sulla Sicurezza” in Artigianato foriero di assenza totale di incidenti gravi sul lavoro.
Purtroppo, da tempo immemore la Regione oltre ad esternalizzare le corsualità formative ha assunto un ruolo di puro spirito notarile bandendo controlli più seri e più efficaci .
In queste condizioni sarà difficile riproporre la figura del “Security Manager” o del “Modulo di Sicurezza”.
Non ci resta che spronare l’opinione pubblica rinnovando l’ennesimo appello dei mesi scorsi …caduto inesorabilmente nel vuoto: “ Chiediamo noi uomini e donne di buona volontà alla Chiesa lucana e alle Istituzioni scolastiche un semplice e umile “minuto di raccoglimento” sulle morti bianche e sugli incidenti gravi sia nei Cantieri che nelle Aziende coinvolte nell’Alternanza Scuola /Lavoro. Solo per non dimenticare. Per tenere acceso un lumicino.
Armando TITA
Sociologo