Campionato di futsal di serie D, girone A. L’< armata> Rufria 2018, dopo la battuta d’arresto col Rapolla, riprende la sua avanzata e travolge il malcapitato Marmo Platano per 7 a 2.

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Il 12 marzo 2022, in una giornata fredda ma finalmente soleggiata, sul campetto open air di Ruvo del Monte, accompagnato dal tifo assordante dei suoi giovani supporters assiepati sugli spalti, il club di casa ha potuto riscattare la partita persa indoor col forte Futsal Rapolla. Cosicché, dopo un doveroso minuto di raccoglimento chiesto espressamente dallo scrivente a nome proprio e della Società ASD Rufria 2018, per commemorare la prematura scomparsa della ragioniera Anna Della Ratta, alle 16:00 in punto, il sig. R. Ferrieri, della sezione di Venosa, poteva lanciare la classica monetina per dare lo start al match. La squadra locale, del presidente Fasano, registra qualche defezione importante, ma ha un organico assortito per sostituire degnamente gli assenti di peso. A disposizione di mister Scalera ci sono: 1) Lovallo Valentino; 99) Tridenti Giovanni; 6) Patrissi Vincenzo; 21) Colangelo Antonio (cap.); 22) Tita Giovanni (v. cap.); 10)Tita Michele; 12) Silvestre Davide Gerardo; 77) Pizzirusso Mattia; 18) Pizzirusso Alessio; 9) Scura Sebastian. Il blasonato Marmo Platano, club gemello della squadra omonima di Calcio a 11, dal canto suo schiera un organico di buon livello, così composto: SN) Pacella Ivan; 3) Leone Giovanni (cap.); Zanfino Battista (v.cap.); 6) Cella Francesco; 77) Zampino Nunzio; 10) Scaringi Pio; 11) Fiorentino; 8) Martone Daniel. E’ trascorso un solo minuto quando, con una delle sue solite azioni travolgenti, capitan Colangelo (21) batte l’estremo difensore del Marmo Platano, Pacella, per l’1 a 0. Le cose si mettono, dunque, bene e la speranza è che la prima rete possa fare da “endice” ad altre segnature rufriesi. Ma dobbiamo registrare dapprima una grande parata istintiva dell’imbattibile portiere Lovallo (1) al 5’ e poi un violento palo colpito dal vicecapitano Giovanni Tita (22) al 7’, prima di goderci al 21’ il goal del 2 a 0,realizzato di forza dall’ottimo Sebastian Scura (9), calciatore polivalente, corretto nelle marcature strette, laterale con qualità offensive non trascurabili. Al 25’, in questa giornata propizia, giunge il 3° goal ad opera del N. 22 ruvese Giovanni Tita, centrale difensivo che sa gestire la palla come se fosse incollata ai suoi piedi. Mancano pochi minuti alla fine del 1°tempo, ma le emozioni non finiscono ancora per i tifosi che, calorosamente, scandiscono le azioni di gioco dei beniamini locali. Sicché, quando già si pensava alla pausa dell’intervallo, arrivano due fiammate del Marmo Platano che costringono l’espertissimo Lovallo a compiere due miracoli consecutivi, al 27’ e al 28’, per non alterare il 3 a 0 momentaneo, con cui si chiude il primo round. Alle 16:38 ha inizio il 2° tempo, contrassegnato da due ulteriori, incredibili respinte di pugno, al 2’ e al 4’, del grande Lovallo: segno evidente che i bellesi sono sì “marmorei”, ma non sono venuti certo a Ruvo per farsi “frantumare/polverizzare”. Fatto sta che, però, la “saracinesca” di Valentino Lovallo è pienamente abbassata e, come si suol dire, non c’è trippa per gatti; ma non si sa mai, perché è buona norma non sottovalutare mai nessuno, ed il futuro non si può ipotecare. La partita continua ad essere bella e avvincente e i rovesciamenti di fronte sono frequenti, tanto che al 7’ giunge finalmente l’auspicata segnatura del “furetto” Miche Tita (10), pivot di grandi doti, a volte un po’ caparbio, che spreca regolarmente quantità industriali di goals. Però, oggi, gli va meglio, tant’è che all’8’ va di nuovo in goal per il 5 a 0 provvisorio. Risultato che cambia ancora al 9’, quando il suo omonimo Giovanni Tita (22), per invidia va a realizzare il suo secondo goal personale per il 6 a 0. Ma Michele Tita non ci sta e, al 13’, dopo una fuga inarrestabile sulla fascia destra, va a punire nuovamente il povero Pacella, per portarsi a casa il pallone della tripletta personale: è recidivo, da questo punto di vista! Tutto finito? No, perché “in cauda venenum”, dicevano i latini. E avevano ragione. Il “veleno” arriva, infatti, sotto forma di assaggio al 21’, allorquando il N.1 ruvese deve superare se stesso per rimanere imbattuto, ma nulla può al 22’ su una grande cannonata dalla distanza dell’11 bellese Fiorentino V. che gli piega le dita. E, siccome le disgrazie non vengono mai da sole, al 23’arriva anche una sfortunata autorete del giovane Alessio Pizzirusso (18), che, nel tentativo di stoppare un bolide scagliato dalla fascia sinistra “nemica”, devia la palla alle spalle dell’esterrefatto Lovallo, colpito a “tradimento” dal “fuoco amico”. A questo punto, non per punire il titolare, fa il suo esordio il secondo portiere del Rufria, Davide Gerardo Silvestre (12), senza problemi, fissando, così, il risultato finale sull’eclatante punteggio di 7 a 2. Da sottolineare l’ottimo arbitraggio del carismatico Direttore di gara che, forte della sua esperienza maturata nelle serie superiori e delle sue introspezioni psicologiche, ha stroncato con diplomazia e fermezza, sul nascere, ogni accenno “bellicoso.

  Prof. Domenico Calderone

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