Nell’incredibile finale il Ruvo si fa rimontare due reti nel recupero
Servizio di Giovanni Grieco
foto di Pietro Mira
Ruvo del Monte 24 febbraio 2013
Le formazioni:
A.S.D. RUVO: Zoppi G., Pietragalla M., Tomasulo E., Rizzo G. I., Coppola M. (15° p.t. Pepep L.), Giglio L., Spadola D., Petullo G., Verrastro V., Graziano P., Scura C.
A disposizione: Ramundo P, Graziano R.
Allenatore: Giuseppe Grieco
POSSIDENTE: Cloroformio M., Pace P., Romano L., Lorusso A., Sabatino R., Cloroformio T. (Possidente D. V.), Possidente D. (20° s.t. Mecca G.), Telesca D., Mecca A., Chetti F., Masi L. (31° s.t. Corbo V.)
A disposizione: Mecca L., Lorusso C., Romaniello D., Gerardi A.
Allenatore: Luigi Cavasoli
ARBITRO: Sig. Schirò (sez. di Potenza)
Rete: s.t. al 40° p.t. e 10° s.t. Petullo G. Ruvo), 45° s.t. Corbo V. e 51° s.t. Romano (Possidente)
Ammoniti: Pietragalla M., Graziano P. e Pepe L. (Ruvo), Romano L. e Mecca A. (Possidente)
La Cronaca
Commentare la partita odierna è un mestiere ingrato per il sottoscritto, ma tant’è lo si deve fare per cercare di dare la possibilità a tutti di capire cosa oggi è successo al comunale di S.Nicola. Partiamo con il doveroso minuto di raccoglimento in memoria di Nicola De Benedictis, bandiera e icona della ruvesità (non solo sportiva), venuto incredibilmente a mancare all’affetto dei cari e di noi amici la settimana scorsa.
Passando al tema squisitamente calcistico, quella odierna avrebbe dovuto rappresentare l’ultima chiamata per il Ruvo per cercare di agganciare il trenino salvezza: missione miserabilmente naufragata, per demeriti propri, ma anche per cervellotiche scelte da parte di un arbitro troppo giovane, incapace, “scarso” e senza polso.
Il primo tempo si svolge tutto all’insegna dell’equilibrio, con predominio dell’undici ospite che non va, però, oltre un paio di mischie pericolose.
I primi 45 minuti sembrano, così, avviarsi alla fine senza sussulti, ma il vantaggio tanto insperato quanto agoniato dell’undici locale si materializza quasi per caso e in maniera fortuita: su un cross dal vertice dell’area di Spadola, il pallone se lo contendono un difensore e Petullo.
Il rimpallo favorisce il n8 locale che trova l’angolino basso alla sinistra dell’incredulo estremo avversario. 1-0 e tutti a prendere un tè caldo.
La rete del vantaggio del Ruvo: Petullo al 40° del primo tempo
La ripresa si apre come era finito il primo tempo: punizione battuta magistralmente da Rizzo e incornata splendida ancora di Petullo che sigla una doppietta vitale e che sembra portare al Ruvo tre punti preziosi nella lotta salvezza.
Dico sembra perchè il Ruvo da adesso in poi incattivisce una partita fino a quel momento tranquillissima, con il Possidente che non ci sta e cerca in tutti i modi di siglare almeno il gol della bandiera.
Ancora Petullo, di testa, sigla il 2-0 per il Ruvo al 10° della ripresa
Le intenzioni bellicose, però, non trovano una risposta sul campo, con le due squadre che più che “darsele” agonisticamente, se le danno e basta.
Sembra, dunque, che la partita debba trascinarsi così fino alla fine, ma in cinque minuti ecco la “disfatta”: 45° della ripresa è Corbo, subentrato da poco, gira in gol uno splendido traversone dal fondo. La partita si accende, con il Ruvo che con le unghie e con i denti cerca di portare a casa tre punti vitali. Avrebbe anche la clamorosa palla del 3-1, ma Graziano a tu per tu con l’estremo avversario calcia debolmente e centrale, troppo facile per Cloroformio ospite.
Si arriva così alla fine del tempo di recupoero, ma incredibilmente e inspiegabilmente l’arbitro allunga il recupero di altri due/tre minuti: sull’ultimo angolo, in una mischia spaventosa, dopo un batti e ribatti al limite dell’area, la palla arriva nei pressi del n3 che solo soletto e a pochi passi dalla porta proprio non può esimersi dal siglare il pareggio beffa.
Tripudio degli ospite e rabbia dei locali che si riversa sul direttore di gara, con il sottoscritto che viene allontanato a causa di uno spintone. Io personalmente mi scuso del brutto gesto e me ne prendo tutte le responsabilità, ma chiedo agli organi competenti di farsi un esame di coscienza, visto che mandare giovincelli di 17/18 anni in partite calde (come la storia ci insegna) come Ruvo-Possidente è da censura.
C’è da dire, ad onor del vero, che la partita l’ha persa, in primis, il Ruvo, con un nervosismo cervellotico e una gestione folle del doppio vantaggio.
Sfuma, così, la possibilità di abbandonare l’ultimo posto in classifica e aumentano i segnali negativi di una stagione troppo in salita sì, ma che cercheremo di salvare nel rush finale decisivo di questa ultima parte di stagione.{jcomments on}
Le foto dell’incontro