UN ARBITRAGGIO VERGOGNOSO
REGALA I TRE PUNTI AGLI OSPITI
Servizio di Roberto Di Napoli
Foto di Pietro Mira
A.S.D. RUVO: Rosamilia, Grieco, Masini, Turri, Coppola, Zarrilli, Graziano (nel s.t. Tartaglia), Petullo (Cap.), Santoro, Annunziata (nel s.t. Giglio), Capasso (nel s.t. Tita). A disposizione: Scura, Marino, Colangelo, D’Andrea.
Allenatore: Grieco Giuseppe.
CASTELPANTANO: Corvino, Pontolillo, Vernotico, Corallo (Cap.), Pappalardo, Beneduce, Soldo, Dapoto, Villano, Martoccia (nel s.t. Petrucci), Di Bello (nel s.t. Ricotta). A disposizione: Marcodoppido, Danzi, Filiani.
Allenatore: Telesca Giuseppe.
ARBITRO: sig.ra DINTRONO Samuela (Sez. di Venosa)
AMMONITI: Grieco, Zarrilli, Graziano, Santoro, Capasso, Giglio.
ESPULSO: Grieco
RETE: nel p.t. al 48° Corallo.
LA CRONACA.
Ciò che gli spettatori hanno visto oggi al “San Nicola” di Ruvo del Monte può essere annoverato tra gli annali delle vergogne calcistiche.
Il singolare merito va ad un direttore di gara, la sig.ra Dintrono della Sezione di Venosa, semplicemente incompetente, presuntuosa e indisponente, che ha regalato i tre punti ad un Castelpantano per nulla trascendentale, inguaiando nel contempo il Ruvo che si vede avvicinare pericolosamente alla zona “calda” della classifica.
Non è la prima volta quest’anno che un arbitro di sesso femminile dirige una gara del Ruvo, e non è la prima volta che l’undici di Mister Grieco viene pesantemente danneggiato da siffatte incompetenti e presuntuose signorine, le quali continuano imperterrite ad essere mandate sui terreni di gioco a far danni più o meno consapevolmente.
A nulla vale poi, come è capitato, che un commissario di campo onesto e competente faccia loro capire che sarebbe meglio che se ne stiano a casa: il danno sportivo ormai è fatto ed i punti persi non si recuperano più. Ma ciò che più indispone è l’atteggiamento provocatorio e di sfida ed il sorriso beffardo con il quale queste determinano le sorti della gara, consapevoli della loro impunità.
In passato la Società del Ruvo ha fatto sentire la sua voce per denunciare questo stato di cose, ed ecco che puntualmente viene ripagata con l’invio della persona giusta al momento giusto, proprio quando si è nella possibilità di dare una svolta positiva al proprio campionato.
Evidentemente qualche “signorina” offesa dalle sacrosante rimostranze della società rossoblu ben ha pensato di togliersi qualche sassolino dalla scarpa appena possibile, magari con l’aiuto di una collega compiacente.
A questo stato di cose non può che rispondersi con una sola parola: “VERGOGNA”!!!! Sinceramente non si vede l’ora che questa stagione finisca per lasciare questo bell’ambientino inquinato che è il calcio lucano ai dissertizi che gioiosamente ed in maniera imperterrita continuano a galleggiare a loro agio in questo liquame: non c’è posto, infatti, in mezzo a questo autentico schifo, per le persone oneste.
Venendo alla cronaca di questa farsa di gara, al 1° minuto il Ruvo si fa subito pericoloso con una punizione da destra di Annunziata sulla quale il liberissimo Zarrilli di testa manda alto sulla traversa.
Al 3° si vede il Castelpantano con un bello schema che termina con un colpo di testa a lato del n.9 Villano.
Al 5° Santoro si libera di due avversari, entra in area e, solo davanti al portiere, viene falciato da dietro dal n.3 Vernotico: è rigore netto per tutti, ma non per la signorina Dintrono, forse impegnata a sistemarsi i riccioli.
Al 16° ancora il Ruvo si fa pericoloso con un’altra punizione da destra di Annunziata, con sponda per Zarrilli che, solo a centro area, mette alto sulla traversa.
Al 25° Santoro libera in corridoio Graziano che si presenta solo davanti a Corvino; al momento di calciare a rete viene falciato da dietro dal solito Vernotico: è rigore netto, ma anche stavolta la signorina Dintrono, forse impegnata a rifarsi il trucco, non è dello stesso parere, anzi, per completare l’opera e dare una dimostrazione della sua incompetenza, ammonisce addirittura Graziano per simulazione.
Al 28° Petullo libera ancora Graziano, ma questi viene rimontato all’ultimo dal suo marcatore che mette in angolo.
Il Castelpantano si rivede dalle parti di Rosamilia al 40°, quando, dopo un errore della difesa, Martoccia fa partire un siluro da 30 metri che si stampa sul palo alla destra di Rosamilia ormai battuto.
IL PALO COLPITO DA MARTOCCIA AL 40° DEL PRIMO TEMPO
A fine primo tempo il capolavoro della signorina Dintrono.
Al terzo minuto di recupero il Direttore di Gara concede un inesistente calcio di punizione al Castelpantano per un contatto regolare spalla a spalla, in seguito al quale addirittura ammonisce il diffidato Capasso (guarda un pò…).
Regolamento vuole che in caso di provvedimento disciplinare il gioco possa riprendere solo dopo il fischio arbitrale.
Il Castelpantano, però, batte la punizione senza aspettare il fischio dell’arbitro: palla a centro area, difesa ferma perché il gioco non è ripreso, ed il n.4 Corallo di testa mette alle spalle di Rosamilia.
Tra l’incredulità generale l’arbitro convalida la rete, e vi lasciamo immaginare quello che è successo.
Di fatto la gara finisce qui: la signorina Dintrono si lega al dito tutto quanto le possa essere stato detto dal pubblico, dai calciatori e dalla panchina di casa, e rientra in campo nel secondo tempo malintenzionata a punire coloro che hanno “ardito” mettere in evidenza la sua inadeguatezza e la sua ignoranza completa del regolamento.
Difatti, a fronte di nessuna ammonizione agli ospiti, che pure perdono sistematicamente tempo o entrano a volte pesantemente sugli avversari, per i padroni di casa è un vero e proprio bollettino di guerra, con sei cartellini gialli ed un cartellino rosso.
Inoltre lascia sistematicamente partire in contropiede gli ospiti anche in fuorigioco di ben cinque metri, e non concede un terzo rigore al Ruvo per un fallaccio su Santoro che si era liberato in area del suo marcatore e stava concludendo a rete.
UN PERICOLOSO CONTROPIEDE DEL CASTELPANTANO NEL SECONDO TEMPO
Inutile rimarcare il nervosismo dei calciatori di casa a fronte di un intento fin troppo chiaro del direttore di gara, condito peraltro da risolini beffardi ed offese gratuite all’indirizzo degli atleti.
In tutta onestà va fatto un encomio ai ragazzi di mister Grieco, allo stesso mister ed ai dirigenti per come hanno saputo mantenere la calma e non cadere nelle provocazioni.
In settimana sicuramente al danno si aggiungeranno anche le beffe, in quanto questo genere di persone sono solite rincarare la dose nel rapporto di gara.
Che faccia quello che vuole: ormai siamo vaccinati. Speriamo solo di portare a termine questa stagione conquistando una onesta salvezza, e che qualcuno da qualche parte si faccia un bell’esame di coscienza e la smetta di divertirsi con chi fa immani sacrifici, economici e personali, per mantenere una squadra di calcio in un paese di 1.000 abitanti senza risorsa alcuna, e senza scopo alcuno se non quello di evitare che questo muoia inesorabilmente con il venir meno di persone, uffici, servizi ed occasioni di divertimento.
I soliti intrallazzi mafiosi li lasciamo a chi da sempre vive e prospera con queste cose, ed inoltre riteniamo che chi abbia voluto divertirsi alle nostre spalle ormai lo abbia fatto abbastanza.
Ci lasci in pace e ci faccia combattere ad armi pari. Domenica sfida molto importante in quel di Possidente: speriamo si giochi a calcio ed in undici contro undici.
Un ultima riflessione: il fatto che il Commissario di Campo, presente sugli spalti , se ne sia scappato dalla vergogna prima della fine della gara, non ritenendo opportuno entrare negli spogliatoi alla conclusione della medesima, la dice lunga su questa bella giornata di sport…
VERGOGNA!!!!
Ruvo del Monte, 18 marzo 2012
LE IMMAGINI DELL’INCONTRO
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