La Renault 4 di “LOOKania” ha fatto tappa ieri, venerdì 12 luglio, a Ruvo del Monte, portando con sé storie, racconti ed emozioni. Nell’originale e suggestiva cornice del Museo Parrocchiale di Arte Sacra, Civiltà Contadina e della Memoria Storica Ruvese, si è svolta infatti la presentazione di “LOOKania” di Arsenio D’Amato: un libro composto da 51 racconti, ognuno dei quali ha come titolo il nome della località della Basilicata in cui è ambientato. Fra questi, “Ruvo del Monte” attrasse l’attenzione della sottoscritta, ormai un anno e mezzo fa, portandola alla conoscenza e all’amicizia con l’Autore, presente all’incontro di ieri, insieme con Antonio Candela, editore di Universosud, che ha pubblicato questa terza fatica letteraria di D’Amato, e Raffaele Mira, Assessore alla Cultura del Comune di Ruvo.
Si è parlato dell’amore incondizionato che Arsenio D’Amato nutre per la Basilicata, per quella LOOKania, che egli osserva da vicino (“LOOK”, appunto, ossia “guardare”), squarciando il sottile confine che la separa dal Vallo di Diano in cui egli è nato e risiede, e che, amministrativamente, appartiene in realtà ad un’altra provincia (Salerno) e ad un’altra regione (Campania). E tuttavia, egli si riconosce “lucano” a tutti gli effetti, per usi, tradizioni, parlata, consuetudini e folklore. “Amo la Lucania. Terra forte. Crosta dura. Territorio senza paura. Amo quella forza contadina che dà sicurezza. Amo i suoi profumi intensi e spesso arabeggianti. Questa regione evoca ed esalta il mondo contadino, le mie radici”, come egli fa dire ad uno dei suoi personaggi. Amore che si percepisce anche nel racconto “Ruvo del Monte”: nei protagonisti, che egli ha verosimilmente delineato, dove l’anziano “Giuseppe Grieco” (“zi’ Peppo re Rùvë”), innamorato del suo paesino, può essere benissimo uno degli anziani ruvesi della realtà; nella descrizione di Ruvo, dove si fa riferimento anche ad un concerto, da poco avvenuto nel paese, del cantante Luca Carboni: coincidenza singolare, rilevata dall’Assessore Mira, che all’epoca fu uno degli organizzatori del concerto stesso.
Davanti ad un pubblico attento e partecipe, Arsenio D’Amato ha parlato anche del suo grande amore per la musica, sottofondo di ogni racconto di “LOOKania”, e del suo passato di giornalista e di cronista, da cui deriva la sua passione per la scrittura; ad un certo punto, tuttavia, egli ha preferito la fiction alla cronaca: raccontare piuttosto che semplicemente descrivere, avere – in tal modo – la possibilità di aggiungere qualcosa di suo, e di sè.
Dopo Ruvo, il viaggio di LOOKania è proseguito ieri alla volta di San Fele, un’ altra località lucana protagonista di un racconto di D’Amato. Un’altra sosta, in una cornice insolita: la chiesa dell’Annunziata, anziché la piazzetta antistante, a causa delle avverse condizioni atmosferiche. Anche a San Fele, ottima accoglienza di pubblico, alla presenza di Raffaella Carlucci, Assessora alla Cultura: un’altra “prova di dialogo” tra i due vicini Comuni, con la condivisione di iniziative e progetti.
Lina Spedicato