Rufria 2018 – Virtus Bella 2-6: Il Ruvo in versione Babbo Natale cede ancora
A.S.D. RUFRIA 2018
1) Tomasulo Vincenzo, 19) Buonomo Mirko – V. Cap., 2) Di Lonardo Nicola 3) Cantalupo Vito, 4) Mollica Francesco, 5) Sanneh Mamadu, 6) Lanza Valentino, 7) Vodola Daniele, 8) Mira Raffaele – Cap., 9) Scura Sebastian, 14) Guerra Francesco, 18) Santoro Pino
Allenatore: Ricciuti Michele
VIRTUS BELLA
1) Pacella Ivano, 3) Silvano Alessio, 4) Sansone Donato, 5) Caniani Donato, 6) Messina Carmine, 7) Piciullo Lucinao – Cap., 8) Tummillo Fabio., 9) Simone Giuseppe, 10) Nardiello Giovanni
Marcatori: 1° tempo (0-2) 3° Piciullo L. (Virtus), 12° Messina C. (Virtus) – 2° Tempo (2-4): 3° e 13° Vodola D. (Rufria), 15° Piciullo L. (Virtus), 21° e 26° Tummillo F. (Virtus), 31° Piciullo L. (Virtus)
Arbitro: sig. Tomasulo sezione di Venosa


RISULTATI E CLASSIFICA CAMPIONATO DI SERIE D CALCIO A 5
Ruvo del Monte 18 gennaio 2020
Rufria in versione Babbo Natale cede in casa anche al Virtus Bella che lo affiancava al penultimo posto in classifica.
Sconfitta senza attenuanti, forse decisa dagli episodi, ma una partita troppo brutta per essere in qualche modo giustificata; le aspettative erano tante per rilanciarsi in campionato, tutto vanificato da una prestazione, a dir poco, inguardabile.
Il Rufria parte con Tomasulo, Di Lonardo, Lanza, Guerra e Santoro, il Virtus Bella risponde con Pacella, Sansone, Piciullo, Simone e Nardiello.
Primo tempo senza tante emozioni, ravvivato solo dalle due reti del Virtus Bella e dal Rufria che, letteralmente, si divora due clamorose occasioni, con gli avanti che invece di tirare in porta tentavano di entrare in rete con il pallone.
Il Rufria entra nella ripresa con il piglio giusto, con mister Ricciuti che si affida a Tomasulo, Lanza, Mira, Guerra e Vodola, proprio quest’ultimo, con una doppietta 3° e 13° riesce a portare il Rufria in parità; neanche il tempo di esultare, galvanizzati dal pareggio, il Rufria si butta in attacco e viene punito in contropiede da Piciullo: tutto da rifare.
Il Rufria riesce anche a pareggiare con una punizione di Scura, ma l’arbitro annulla la rete in quanto la punizione in due, secondo il direttore, non è stata toccata da nessuno in barriera, invece il tocco è veramente netto con il rumore che si sente distintamente sugli spalti.
Il Rufria protesta chiedento al giocatore del Virtus di ammettere il tocco, ma oggi non è giornata da libro cuore, e come se si dovesse vincere il coppa del mondo, tutti zitti e muti: peccato si è perso un’occassione per essere annoverati nell’albo degli sportivi; questo, logicamente, non vuole essere un pretesto per giustificare la sconfitta e per colpevolizzare il direttore di gara, tutti possono sbagliare.
Il Rufria, mortificato, tira i remi in barca, punzecchia il Virtus che in contropiede trova praterie, segnando comodamente altre tre reti con doppio Tummillo e Piciullo, 2-6 e tutti a casa.
Difficile commentare oltre questa batosta, resta soltando da dire che bisogna onorare il campionato e, soprattutto, la maglia che si indossa, allora coraggio e pedalare.
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