Il sogno di Raquel: dall’Argentina a Ruvo del Monte per ritrovare le proprie radici

Le sensazioni che si provano quando si rivive un passato felice sono un qualcosa di meraviglioso.
Questo deve essere accaduto a Raquel nel vedere il paese raccontato dai nonni sin dall’infanzia; racconti rimasti sepolti nella memoria, ricordi di bambina fatti ancora di sentimenti autentici non contaminati dalla ragione umana.

Nel lunghissimo viaggio, insieme a suo figlio Ruben, che divide l’Argentina dall’Italia, parte di quei ricordi hanno bussato alla sua memoria e man mano che si avvicinava al paese si moltiplicavano nella sua mente misti ad ansia, paura ed altro, che al momento non si riesce a spiegare, perché certi momenti bisogna viverli.
Ecco….. l’autobus arriva a Ruvo del Monte, si vedono le prime case, Raquel ripesca nella memoria il racconto dei nonni per scorgere qualche particolare, qualche dettaglio, il paese è piccolo ma agli occhi di Raquel è già il più bello del mondo, qualche lacrima percorre velocemente il suo viso.

Facciamo un piccolo passo indietro, oltre cent’anni……era il 1899 quando Francescantonio Vetrano, nato il 17 gennaio 1858, ed Anna Pisauro, nata nel 1866, da Ruvo del Monte arrivano nella Repubblica di Argentina, anche loro figli dell’emigrazione che colpirà a più riprese il nostro pasese; la prima tappa fu Buenos Aires, con loro i piccoli Caterina (otto anni), Vito (sei) e Lucia (tre).

Dopo l’arrivo a Buenos Aires si trasferirono ad Azul, una città nel centro della provincia di Buenos Aires, li costruirono la propria casa e si dedicarono alla coltivazione della terra, nacquero altri due figli: Maria e  Donato, padre di Raquel.

Racconta Raquel “Noi abitavamo a casa dei miei nonni, eravamo quattro fratelli e due sorelle; la casa nel campo circondata dal giardino con molti fiori ed alberi da frutto variegati, sempre un orto molto fornito con tutte le varietà di verdure.
Mio padre faceva il meccanico di macchine agricole, mia mamma a casa con i suoi sei figli.
Noi andavamo a scuola e ci occupavano delle galline dandole da mangiare.
Sempre si parlava dei miei nonni che erano venuti da Ruvo del Monte; si ricordava dei bisnonni, ma non si avevano comunicazioni con i parenti d’Italia, in Azul c’erano anche i cugini di mio padre.”

Raquel racconta la sua storia

I nonni morirono tra l’inizio e la fine della seconda guerra mondiale, nel 1940 Anna Pisauro e nel 1945 Francescantonio Vetrano.

“Io sempre ho avuto il pensiero di venire in Italia, questa terra molto lontana, per sapere dei miei discendenti dello stesso ceppo familiare.
Il computer è stato il mezzo per avere informazioni, cominciai a navigare in pagine italiane, pubblicando la mia ricerca e così ho trovato -Lucani sparpagliati nel mondo”.
Anna Monaco, creatrice di questa pagina, si interesso alla ricerca di Raquel e lasciò le sue richieste sempre in cima alla sua pagina.
Diversi Lucani hanno risposto, apportando dati, e continuando ad esplorare pagine finalmente Raquel comincia a trovare notizie di Ruvo del Monte.
“Il mio cognome era Vetrano, ora, per errore anagrafico, Vitrano, agli appelli ha risposto Rosa Vetrano che sembrava coincidere con il nome dei miei bisnonni, confermando e consultandosi con i suoi fratelli.
Da quel momeno ho deciso di venire in Italia ed in particolare a Ruvo del Monte, conoscere i miei parenti e gli amici di facebook e vedere il luogo dove sono nati i miei nonni ed i miei zii.
A Ruvo del Monte sto rispondendo a questa chiamata così forte che sento in me; abbracciando tutta la gente di questo luogo, mi sembra di abbracciare i miei antenati.

Con la compagnia di mio figlio Ruben, stiamo scoprendo l’Italia con gli occhi pieni di stupore.
Roma bellissima con tutta la sua storia, dopo in Basiliata con le sue montagne sempre verdi di colture, questa è la terra che ha lavorato mio nonno, ed ecco Ruvo del Monte, piccolo ma bellissimo, con aria pura, un cielo molto azzurro, salendo e scendendo per le sue strette vie che sorprendono, chiaccherando con la gente vicina che ci vede con curiosità; la gente ci ha accolto con tutta la propria generosità.
Renata Patrissi ci ha ricevuto a Roma per visitare la città e vedere i monumenti; dopo siamo andati a Napoli, la costiera amalfinata e poi Ruvo dove ci hanno accolto gli amici della Pro Loco ed Anna Monaco e suo marito Domenico che ci hanno accompaganto per Rionero in Vulture, Lagopesole con il suo bel castello.
Siamo anche andati da Pasquale Grieco, ufficiale d’anagrafe del comune di Ruvo del Monte, che ci ha dato informazioni storiche di Ruvo e sui miei avi.
Siamo molto felici per le attenzioni di tutti nei nostri confronti.
Li abbracciamo tutti.”

Raquel con suo figlio Ruben, Aurelio Pace (Consigliere Regionale e Presidente Commissione Regionale “Lucani nel Mondo) ed Anna Monaco

Gli occhi di Raquel parlano da soli, a stento, e non sempre, riesce a trattenere le lacrime, gli sembra di vivere in una favola, ha realizzato un sogno, sta camminando sulle strade dei suoi nonni e dei suoi tre zii; chiudendo gli occhi gli sembra di rivivere quelle sensazioni, quella ricca porvertà che avvicinava tutti ma che alla fine avrebbe vinto spingendo tanti figli della nostra terra a tentare fortuna all’altro capo del mondo, eppure Francescantonio andò in Argentina a fare il contadino, stesso mestiere che faceva a Ruvo del Monte, forse voleva riservare ai suoi figli un futuro migliore.

“In tutta la permanenza a Ruvo del Monte il mio cuore è stato pieno di emozioni, godendo ogni istante delle sue bellezze e dei suoi incantati paesaggi.
Arrivare a Ruvo del Monte è stato come aprire un libro, ad ogni pagina è associato un ricordo.
Cerco di prendere tutto quello che il paese mi offre, ogni istante, ogni particolare, vero ed immaginario,: il suono della campana, i vicoli stretti, il cinguettio degli uccelli, gli asinelli che attraversano il paese, la gente che ci saluta: mamma mia, tutto questo è un sogno dal quale non vorrei essere svegliata.
E’ il momento, siamo al 20 aprile, domani si parte, la nostra settimana ed oltre a Ruvo del Monte è finita, il cielo è azzurro, il sole con i suoi caldi raggi ci saluta.
Ciao spero di ritornare, di sicuro questo viaggio non lo porterò sempre nel mio cuore.”

“Empanadas” piatto tipico argentino preparato da Raquel per i suoi ospiti

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